La parola fine non è ancora stata scritta. La chiusura delle indagini sulla demolizione dello stabile del centro sociale autogestito luganese il Molino nella notte di maggio, può considerarsi la fine di un capitolo, ma non dell’intera questione. Almeno un paio d’incognite restano tuttora aperte. La prima, la vertenza giuridica avrà molto probabilmente un seguito con l'inoltro dei ricorsi alle varie istanze. Non convince chi ha subito la demolizione né una parte significativa dell'opinione pubblica. area ha sottoposto alcune criticità dell'inchiesta al Procuratore generale nell'intervista che segue. In secondo luogo, la questione dell'autogestione tornerà, presto o tardi a manifestarsi nel luganese. E l'autorità politica sarà costretta a confrontarvisi nuovamente.
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