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L'editoriale | 18.10.2018 |
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Vent’anni non rappresentano un traguardo storico, ma nemmeno scontato viste le difficoltà con cui sono confrontati i giornali tradizionali, che devono fare i conti da un lato con gli alti costi di distribuzione e la contrazione del mercato pubblicitario e dall’altro con la “concorrenza” dell’informazione online e dei social media. area non sfugge a queste difficoltà, ma può guardare al futuro con serenità: se saprà tenere fede alla sua missione di contribuire alla conoscenza e alla consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori e dunque alla loro capacità di resistere agli incessanti attacchi ai diritti e alla dignità, per questo giornalismo ci sarà sempre spazio.
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Articoli |
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Il reportage | 18.10.2018 |
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Siamo a Cerdanyola del Vallès, cittadina di quasi 60.000 abitanti alla periferia della capitale catalana, nota per ospitare la sede principale della Uab (l’Università autonoma di Barcellona) con i suoi oltre 30.000 studenti, ma anche e soprattutto per la presenza del più grande stabilimento di tutta la Spagna della multinazionale del cemento-amianto Uralita, che qui ha operato tra il 1910 e il 1997 seminando dolore e morti e provocando un disastro ambientale di dimensioni incalcolabili. Non è un caso che inizi proprio in questa località, con un ricevimento istituzionale, il primo Incontro internazionale delle vittime dell’amianto che si è celebrato in Catalogna dal 4 al 6 ottobre e che ha visto la partecipazione di un centinaio di delegati di numerosi paesi. |
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Il reportage | 18.10.2018 |
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Francesco Bassano e Giacomo Sini |
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Il sindaco di Riace Mimmo Lucano è diventato un simbolo globale di solidarietà per il suo modo unico di governare una città accogliendo i rifugiati. Il 2 novembre scorso è stato arrestato dalla Procura di Locri, in Italia. È accusato di facilitare l’immigrazione clandestina e affidamento illegale del servizio di raccolta dei rifiuti. La città italiana di Riace è divenuta negli anni un simbolo globale di solidarietà per il suo modo innovativo di accogliere i migranti che hanno ripopolato l’area facendola rinascere, anche economicamente. |
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La mobilitazione | 18.10.2018 |
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Se i vertici padronali si aspettavano delle risposte dagli operai, queste sono arrivate convincenti. Quasi un muratore su due in Ticino ha manifestato a Bellinzona lo scorso lunedì. A Ginevra, l’astensione dal lavoro iniziata martedì si è protratta fino a mercoledì per migliaia di attivi nell’edilizia. Domenica invece, nel Canton Vaud, 1.300 operai in assemblea hanno già deciso che la protesta in novembre durerà due giorni. Presto altre mobilitazioni seguiranno nella Svizzera tedesca. |
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Rubriche |
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La mano invisibile | 18.10.2018 |
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A briglie sciolte | 18.10.2018 |
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Storia di classe | 18.10.2018 |
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Dietro lo specchio | 18.10.2018 |
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Immigrazione & dintorni | 18.10.2018 |
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