...riso amaro

Che gli anni passano anche per Beppe Grillo, te ne accorgi dal colore dei suoi capelli. Sempre più bianchi. Per il resto la sua incazzatura è rimasta quella di un tempo. E chissà che, oltre all'età, non siano anche le cose che scopre sulla sua strada a contribuire al suo incanutimento. Fa strano continuare a definirlo comico, il fustigatore genovese, che mena fendenti alla soda caustica contro i grossi monopoli, i colossi dell'informazione che ci stanno trasformando in esseri manipolati e manipolabili. Non più uomini ma categorie di persone da studiare e utilizzare per favorire certi profitti piuttosto che altri. Ritorna in Ticino, Beppe Grillo, per uno spettacolo «nuovo, dissacrante, devastante», organizzato dal nostro settimanale «area» e dal quindicinale satirico «il Diavolo»: l'appuntamento è per venerdì 14 giugno, ore 21, al Palazzetto del Basket di Bellinzona. Quasi un appuntamento annuale quello di Grillo che negli anni si è trasformato in una sorta di detective pronto a smascherare tutti gli imbrogli e le porcherie di cui siamo vittime - il più delle volte inconsapevoli - nella nostra vita di tutti i giorni. Quali saranno i bersagli di Grillo? Sappiamo solo che è «top secret» e che niente verrà svelato prima del 1° giugno, giorno in cui lo spettacolo debutterà in Italia. Una cosa è certa: le sue analisi corrosive non risparmieranno niente e nessuno. E più diventano inquietanti i contorni di certe notizie, più lui affila le sue armi dialettiche. Dal palcoscenico e da internet, le sue piazze odierne, Grillo mette in guardia dalla manipolazione dell'informazione attraverso cui tutto passa rimaneggiato, frullato e ricomposto in modo tale da far digerire al pubblico qualsiasi fandonia. Ricorda come i cibi transgenici vengono oggi fatti passare come una normale evoluzione naturale delle cose a cui l'uomo ha semplicemente dato una spinta. «Nessuno conosce - affermava nel suo ultimo spettacolo - ancora la resistenza biologica delle pecore arragnate. Non ci sono limiti alla fantasia degli ingegneri. L'unico limite è la sopravvivenza. Solo un esserino sperimentale su mille sopravvive. Voi chiamereste ingegneri quelli che su mille case gliene cadono 999? Praticoni, pasticcioni forse li chiamereste. O la va o la spacca. Per questo è più giusto parlare di manipolazioni che non di modificazioni genetiche». E dalla manipolazione genetica alla manipolazione dell'informazione il passo è breve. Anzi, spiega Grillo, le due cose vanno di pari passo. Per cercare di rassicurare le persone da una paura motivata, i giornalisti al soldo delle multinazionali si arrampicano sugli specchi pur di tirare l'acqua al proprio mulino. Non esitano, racconta ancora Grillo, a spiegare che le modificazioni genetiche sono sempre state sotto i nostri occhi ma nessuno di noi ne ha mai avuto paura: il mulo, a detta del redattore «illuminato», sarebbe frutto di una modificazione genetica, l'unione cioè di geni di diversa specie, quelle dell'asino e quelle del cavallo (!). La paura… la paura resta ancora un fedele alleato di chi non vuole passare nel tritatutto di queste ghignanti cattedrali di consumismo. Insomma, di fronte a certe cose, a certi governi non si può non avere paura. Con il governo Berlusconi, dice Grillo, «noi che eravamo la patria del diritto (l'Italia, ndr) siamo diventati in poco tempo la patria del rovescio. (…) Oggi, i fuorilegge scrivono le leggi, i malfattori giudicano i giudici e il destino dei magistrati è nelle mani delle sentenze degli avvocati». Insomma, e chissà se la paura servirà a svegliare le persone, a vedere il vero volto di un Berlusconi che dopo aver instupidito le sue prede ora le succhia ben bene a dovere e con il loro consenso. Quel Berlusconi-Dorian Gray «… che io chiamo affettuosamente così come nel libro di Oscar Wilde, dove chi invecchiava era il quadro e lui rimaneva giovane… invece qui… abbiamo un Berlusconi che è alla rovescia: invecchia lui e ringiovanisce la sua immagine, dicevo… Dorian ha fatto queste grandi riforme: quella del falso in bilancio che da oggi si chiamerà credo, contabilità creativa». E anche se non sappiamo quale sarà il terreno che Beppe Grillo batterà sul palcoscenico bellinzonese, sappiamo con certezza che ovunque si addentrerà lascerà la sua impronta. I biglietti, al prezzo di fr. 40.– (fr. 30.– apprendisti, studenti, beneficiari di rendite Avs/Ai) possono essere acquistati in prevendita presso i seguenti punti: Libreria Leggere di Chiasso; Libreria dei ragazzi a Mendrisio; Mandrake Jazz & Comix a Lugano; Boa Music a Lugano; By Pinguis a Bellinzona; Music City Soldini a Locarno ed Eco Libri a Biasca.

Pubblicato il

31.05.2002 03:30
Maria Pirisi
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