anno XXII - N° 5 - 22 marzo 2019

Sanità e giustizia sociale
21.03.2019

di 

Claudio Carrer

L’avvicinarsi delle elezioni federali di ottobre e la paura di pagarne un prezzo in termini di consensi hanno dissuaso la maggioranza di destra del Parlamento dall’aumentare drasticamente la franchigia minima della cassa malati da 300 a 500 franchi, ma non ha (in un primo tempo) impedito l’adozione da parte delle due Camere di una misura fortemente antisociale e ugualmente punitiva nei confronti delle persone malate e degli anziani, imposta dalla potente lobby degli assicuratori malattia che notoriamente detiene ampi poteri nel legislativo elvetico: un meccanismo perverso che prevede l’adeguamento automatico delle franchigie all’evoluzione dei costi della salute e che porterebbe già con l’entrata in vigore della relativa modifica della Legge sull’assicurazione malattie (LaMal), ad un primo aumento di 50 franchi.

Articoli

Palazzo & dintorni
21.03.2019

di 

Francesco Bonsaver

Perché il Dipartimento di Norman Gobbi ha consumato 31mila franchi di spese di rappresentanza, mentre gli altri Dipartimenti ne hanno utilizzati mediamente meno di 2.500? Per rispondere alla domanda, area ha inoltrato al Consiglio di Stato richiesta di accesso ai dati sulla scorta della Legge Trasparenza. L’accesso è stato negato «poiché si tratta di una richiesta di informazioni generalizzata con finalità esplorativa», scrive il Consiglio di Stato. area aveva richiesto la documentazione relativa ai cinque Dipartimenti per la medesima voce contabile, così da poter stilare un confronto. Visto il diniego, in Commissione di mediazione formuliamo una proposta di compromesso: di poter consultare almeno la documentazione relativa ai due dipartimenti che consumano maggiormente nelle spese di rappresentanza, Territorio e Istituzioni. Tanto più che i due dipartimenti nel preventivo di quest’anno hanno indicato una spesa di ben 71mila franchi nelle Istituzioni, di 40mila invece in quello diretto da Claudio Zali.

Lavoro e dignità
21.03.2019

di 

Angelo Mastrandrea

Lo chiamano il “passo Amazon”. «Svelto, veloce ma mai di corsa», lo raccontano così i lavoratori del centro di distribuzione di Passo Corese, un paesino tra le colline della Sabina 30 chilometri a nord di Roma dove la multinazionale del commercio elettronico ha aperto il secondo hub italiano. Lo devi tenere dal momento in cui timbri il cartellino con l’apposito badge, mentre sali o scendi le scale senza abbandonare il corrimano, ti dirigi alla postazione seguendo il percorso pedonale o svolgi le tue mansioni, fino a fine turno. Se non lo fai, rischi un feedback negativo, una sorta di ammonizione che peserà sul rate, il tuo punteggio personale, e in definitiva sull’assunzione, se non hai un contratto a tempo indeterminato.

Migrazione & giustizia
21.03.2019

di 

Francesco Bonsaver

«Chiudere i bunker! Rompere l’isolamento! Liberi/e tutti/e!». Con queste parole d’ordine, il Collettivo R-esistiamo ha fatto irruzione nel pacificato scenario cantonale sul tema della migrazione, portando un punto di vista radicalmente diverso alla visione dominante sulla questione dei richiedenti l’asilo in Svizzera. La Sem ha deciso di non più utilizzare i bunker in un futuro prossimo, dopo le denuncie pubbliche e la raccomandazione di chiuderli formulata dalla Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (Cnpt). «Le persone vanno trasferite immediatamente in alloggi sopraterra per ragioni mediche» affermano oltre una sessantina di medici ticinesi che ha sottoscritto l’appello lanciato dal Collettivo R-esistiamo, le cui firme sono state consegnate ieri 21 marzo al Dipartimento sanità e socialità. Intanto un ex collaboratore della Croce Rossa del bunker di Camorino è indagato per appropriazione indebita.


Equità & Giustizia
21.03.2019

di 

Veronica Galster

Domenica 10 marzo, più di 500 donne di ogni età e provenienti da tutta la Svizzera si sono riunite alla Maison du peuple di Bienne per le Assise nazionali femministe, dove è stato lanciato formalmente l’appello allo sciopero del prossimo 14 giugno. Un toccante momento di riflessione tra donne sulla condizione femminile nel mondo, dal quale è emersa una grande solidarietà capace di andare oltre ogni frontiera, ogni credo politico e religioso.

Esteri
21.03.2019

di 

Loris Campetti

Accoglienza, diritti civili, parità di genere, ambiente, lavoro. L’altra Italia ha ripreso a battere qualche colpo, da Milano a Napoli, dal Veneto alla Calabria, passando per Roma. Mentre il governo giallo-nero arranca tra Tav, flat tax, via della seta e migranti e resiste solo grazie all’attaccamento al potere di due forze teoricamente antagoniste ma fattualmente simili, e grazie all’inconsistenza dell’opposizione, dalla società, dai territori e dalle nuove generazioni sale un soprassalto di vitalità.

Media & Potere
21.03.2019

di 

Francesco Bonsaver

Vista la sua giovane età, l’applicazione della Legge Trasparenza si scontra ancora con la reticenza di parte importante delle autorità. Dopo l’entrata in vigore sul piano nazionale nel 2006, seguì in ordine sparso l’adozione di ordinanze nei vari cantoni. Dalla sua entrata in vigore, un’associazione di giornalisti si batte per l’applicazione integrale e uniforme nel Paese. Sul blog loitransparence.ch si trovano consigli giuridici, informazioni generali e ultime notizie sul tema. Lo scorso mese, per la prima volta, è stato attribuito il premio “Trasparenza”. «Il 2018 è stata un’ottima annata. Una serie di articoli e di trasmissioni si sono potute realizzare grazie alla Legge Trasparenza. Per la giuria, composta da caporedattori, la scelta non è stata facile» spiega nell’annuncio Martin Stoll, collaboratore della Sonntagszeitung dalla Berna federale e promotore del blog.

Rubriche

La mano invisibile
21.03.2019

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Silvano Toppi
Dietro lo specchio
21.03.2019

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Ferruccio D'Ambrogio
Storia di classe
21.03.2019

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Pablo Guscetti
Lavoro
21.03.2019

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Giuseppe Dunghi
Eurovisioni
21.03.2019

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Roland Erne
Spazio Sos
21.03.2019

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Chiara Orelli Vassere

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