anno XXI - N° 7 - 4 maggio 2018

L'editoriale
03.05.2018

di 

Francesco Bonsaver

I milionari, commossi, ringraziano. I beneficiari degli sgravi si sono mobilitati a sostegno della riforma fiscale ticinese in votazione lo scorso 29 aprile. Collina d’Oro (70,8% di sì), Cureglia (70), Porza (64,5), Comano (62), Sorengo (59,7) sono i ricchi comuni della cintura luganese che hanno approvato a larga maggioranza la riforma. E dove la partecipazione al voto è stata ben superiore alla scarsa media cantonale. Solo poco più di un terzo degli aventi diritto di voto infatti si è recato alle urne, che per meno di 200 voti hanno sancito la vittoria degli sgravi fiscali quale ricetta della crescita economica e sociale del cantone. La logica dei numeri avrebbe voluto che la stragrande maggioranza non beneficiaria dei regali fiscali bocciasse la proposta che priverà lo Stato di mezzi finanziari per rimediare all’ineguale distribuzione della ricchezza. Così non è stato. Le plausibili spiegazioni sono molteplici. Evidenziamone almeno un paio.

Articoli

Libertà di stampa
03.05.2018

di 

Raffaella Brignoni

Venerdì 4 maggio, sarà resa nota la sentenza che dirà se per la giustizia ticinese i quattro giornalisti imputati nella vertenza promossa dalla Clinica Sant’Anna sono colpevoli di diffamazione e uno di essi pure – rullino i tamburi – di concorrenza sleale. Una vicenda che solleva questioni centrali: il ruolo dei media, la libertà di stampa accanto all’ombra dei poteri forti. Ne abbiamo parlato con Aldo Sofia, voce competente del giornalismo locale.

La testimonianza
03.05.2018

di 

Claudio Carrer

Bernardino Zanella, 81 anni, frate dell’ordine dei Servi di Maria, è una figura centrale nella storia delle lotte operaie in difesa della salute sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta dentro la Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), la città-martire dove l’amianto disperso negli ambienti di lavoro e di vita della fabbrica maledetta ha causato migliaia di morti e dove ancora oggi si contano una cinquantina di decessi e di nuove diagnosi di mesotelioma pleurico all’anno. Una città che in occasione della Giornata mondiale delle vittime del 28 aprile scorso ha potuto riabbracciare questo prete-operaio che mancava da quarant’anni ma di cui tutti hanno già sentito parlare.

Il reportage
03.05.2018

di 

Angelo Mastrandrea

A vederla oggi, si fa fatica a pensare che appena quattro anni fa la Mancoop di Santi Cosma e Damiano, un paesino del basso Lazio a poche centinaia di metri dal vecchio Ponte borbonico sul fiume Garigliano che separa dalla Campania, sembrava destinata a diventare l’ennesimo relitto industriale del centro-sud Italia. All’epoca, i vecchi capannoni languivano abbandonati, i macchinari sigillati dal tribunale fallimentare, sul retro era accatastata una montagna di scarti della produzione di nastri per imballaggi, tra cui colle e solventi. Nel piazzale d’ingresso, in un metro quadro di terreno sottratto al cemento, gli operai che la occupavano da due anni avevano piantato qualche fiore e alcuni ortaggi. «È il nostro orto operaio, un simbolo di rinascita», dicevano.


Cuba dopo Castro
03.05.2018

di 

Maurizio Matteuzzi

Che dopo sei decenni turbolenti Cuba, la Cuba castrista, con le sue grandezze e le sue miserie, sia ancora lì, ammaccata ma in piedi, a sole 90 miglia dalla Florida, è un miracolo. Ora che per la prima volta in 59 anni alla testa di Cuba non c’è più un Castro, su quel miracolo, senza più il carisma di Fidel e il pragmatismo di Raúl, si apre un ventaglio di incognite, piene di rischi ma anche di opportunità.

Rubriche

La mano invisibile
03.05.2018

di 

Silvano Toppi
A briglie sciolte
03.05.2018

di 

Franco Cavalli
Eurovisioni
03.05.2018

di 

Roland Erne
Dietro lo specchio
03.05.2018

di 

Ferruccio D'Ambrogio