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L'editoriale | 20.12.2018 |
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Mentre in Italia è imputato in ben quattro processi per reati gravissimi (commessi quando era alla testa della multinazionale elvetica del cemento-amianto Eternit) che hanno causato e stanno tuttora causando la morte di migliaia di persone, in Svizzera Stephan Schmidheiny continua a beneficiare di un’incessante opera di disinformazione e di stravolgimento della realtà orchestrata dai suoi fedelissimi, con la complicità di quasi tutti gli organi d’informazione. L’onorificenza attribuitagli da una fondazione che si definisce promotrice di «giustizia, libertà e responsabilità» di cui riferiamo nell'articolo correlato è solo l’ultima dimostrazione di come questo paese faccia fatica a riconoscere le evidenti responsabilità di questo imprenditore senza scrupoli e della sua famiglia, che per cent’anni ha fatto affari con l’amianto e, nel nome del profitto, mandato a morte lavoratori e cittadini in ogni angolo del mondo. |
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Articoli |
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Eternit bis | 20.12.2018 |
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Stephan Schmidheiny va condannato a 7 anni di carcere per omicidio colposo aggravato. È la richiesta formulata dal pubblico ministero di Torino Gianfranco Colace nell’ambito del cosiddetto processo “Eternit bis” che si sta celebrando davanti al tribunale del capoluogo piemontese e che dovrebbe giungere a sentenza nel giro di qualche mese. Un processocui sono tra l’altro emerse nuove prove a carico dell’imputato. |
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L'altra economia | 20.12.2018 |
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La chiamano economia collaborativa e sta letteralmente prendendo in mano il pianeta. È un modello ibrido di mercato, dove non c’è solo chi vende e chi offre, chi paga e chi incassa. I confini si fanno piuttosto labili e seppure i soliti furboni sfruttino la moda per fare grassi profitti, la “sharing economy”, l’economia della condivisione, fa bene al portafogli e talvolta anche all’ambiente. |
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Lugano | 20.12.2018 |
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Entro pochi giorni, a Lugano non esisterà neanche più un appartamento a pigione moderata su un parco alloggi di 28mila appartamenti del territorio comunale. A livello cantonale invece, non si hanno più notizie del Piano dell’alloggio a pigione moderata imposto al Governo sette anni fa dal Gran Consiglio. Sebbene la maggioranza della popolazione viva in locazione (54% nel 2015, ultimo dato) e l’affitto costituisca la voce maggiore delle uscite delle economie domestiche, per l’esecutivo cantonale e cittadino la questione non è prioritaria.
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Francia | 20.12.2018 |
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La tragedia per ora è arrivata al quinto atto. Da metà novembre si susseguono i sabati di manifestazioni, con esplosioni di violenze e interventi pesanti delle forze dell’ordine, a Parigi ma anche in molte città di provincia. Ci sono già nove morti legati alla protesta. |
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Congresso Fiom | 20.12.2018 |
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A parità di prestazione lavorativa i trattamenti – salari, orari, flessibilità, sicurezza, durata del contratto – possono essere i più disparati, l’opposto di tutto quel che è stato conquistato a partire dal ’69 e per tutti gli anni Settanta, con il varo dello Statuto dei lavoratori spolpato dagli ultimi governi. Il lavoro è sempre più simile a una merce, i diritti un lusso per pochi, sempre meno. |
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Arte & società | 20.12.2018 |
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Lo scorso 22 novembre è deceduto a Zurigo, all’età di 90 anni, il regista Alexander Seiler, personalità di primo piano del cinema svizzero a partire dagli anni Sessanta. Il suo documentario Siamo italiani (1964), accompagnato da un libro di testimonianze di lavoratori stranieri in Svizzera, con una celeberrima prefazione di Max Frisch, ha raccontato le vite dei migranti italiani, allora invisibili, e ha aperto la stagione del Nuovo cinema svizzero. La maggior parte dei suoi film sono disponibili in un cofanetto Dvd cofinanziato da Unia. |
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Rubriche |
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La mano invisibile | 20.12.2018 |
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A briglie sciolte | 20.12.2018 |
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Diario di classe | 20.12.2018 |
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