Il portaledi critica socialee del lavoro
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Pietro Mirabelli è morto mentre lavorava allo scavo di Sigirino di Alptransit. Era la notte del 22 settembre del 2010 quando un masso di quattro quintali lo ha sepolto nella montagna. Aveva 54 anni e quella tragica notte ha lasciato la moglie, i tre figli, tanti amici e compagni di lotte con un gran senso di vuoto incolmabile. Minatore da trent’anni, aveva spiegato ai suoi cari di aver deciso di «andar via da questa Italia senza dignità». Mirabelli aveva trascorso oltre dieci anni sul fronte di scavo della costruzione dei tunnel dei Treni ad Alta Velocità che passano sotto il Mugello e collegano Bologna e Firenze, dove era stato protagonista di diverse lotte per i diritti dei lavoratori e per la sicurezza sui posti di lavoro. Tragico destino beffardo, la sua morte in Svizzera resterà insoluta. I poliziotti recatisi sul posto, coordinati con il procuratore pubblico di picchetto Zaccaria Akbas, non hanno ritenuto necessario fare alcun rilievo sul luogo del dramma, nemmeno quelli di norma riservati agli incidenti stradali senza vittime.
La sentenza del Tribunale federale che ha convalidato il salario minimo neocastellano è uno spartiacque. Gli alibi giuridici per una sua adozione in Ticino sono stati spazzati via. L’unica incertezza riguarda l’importo. Venti franchi all’ora come deciso a Neuchâtel, ventuno franchi come proposto da Unia e Verdi in base al medesimo calcolo usato nel cantone romando, o inferiore ai venti franchi come vorrebbero gli ambienti padronali? In attesa che il governo cantonale si pronunci, area ha voluto capire quanti lavoratori e lavoratrici sarebbero toccati dall’introduzione di un salario minimo cantonale, sia nel caso dei 20 franchi sia nel caso dei 21 franchi. E le sorprese non mancano.
Appartamenti a costo reale, canoni equi lontani dalla speculazione immobiliare, rapporti di vicinato solidi, architettura sostenibile. Insomma, una migliore qualità di vita in una casa dove si è a metà strada fra essere proprietari e inquilini. Stiamo fantasticando? No, nel resto della Confederazione è un modo di vivere reso solido da una forte tradizione avviata più di 100 anni or sono. Ora c’è chi sta lavorando perché anche nella Svizzera italiana le cooperative d’abitazione diventino realtà.
Adesso il prossimo round è fissato per ottobre quando si terranno, salvo sorprese, le elezioni amministrative previste nel dicembre 2016, che l’opposizione chiedeva con insistenza convinta di vincerle in carrozza e il governo di Nicolás Maduro aveva rinviato. L’annuncio del presidente della repubblica ha scombussolato la Mud, il Tavolo della Unità Democratica (che tanto unito e tanto democratico non è) in cui siedono i 28 partiti dell’opposizione anti-chavista. Alcuni hanno scelto di partecipare, convinti che l’onda lunga delle elezioni parlamentari del dicembre 2015 che diedero la maggioranza qualificata del parlamento al fronte anti-chavista, continuerà e sarà capace di superare i prevedibili ostacoli giuridico-legali. Altri hanno invece annunciato il boicottaggio.
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