anno XX, n°11 - 23 giugno 2017

L'editoriale
22.06.2017

di 

Claudio Carrer

Si moltiplicano in tutta la Svizzera le iniziative tese a fermare il progressivo smantellamento degli uffici e dei servizi postali che suscita tanto malumore nella popolazione, nelle città come nelle zone rurali. Petizioni, richieste di moratoria, azioni sindacali, appelli delle autorità cantonali e comunali, atti parlamentari sono perlopiù cose buone e giuste che meritano di essere appoggiate. Ma bisognerebbe anche prendere consapevolezza del fatto che tutti questi esercizi hanno la stessa efficacia della reazione di un contadino che chiude la stalla quando i buoi sono già scappati.

Articoli

Lavoro e dignità
22.06.2017

di 

Francesco Bonsaver

La direzione della Navigazione Lago Maggiore (Nlm) ha inviato la disdetta del rapporto di lavoro per la fine dell’anno a 14 dipendenti fissi e comunicato alla ventina di lavoratori stagionali che non saranno più richiamati nel 2018. I trentaquattro lavoratori, tutti residenti nella regione del Locarnese, non ci stanno a essere vittime sacrificali di un gioco che si sta decidendo ai piani alti di cui i contorni sono ancora piuttosto fumosi.

Dumping, sostituzione e dignità sono tre parole che condensano il drammatico contesto lavorativo attuale dell’intero cantone, che purtroppo ben si adattano alla comprensione dell’intricata vicenda del licenziamento collettivo dei dipendenti locarnesi. Proviamo a districarla partendo dai suoi registi, di cui i soggetti ticinesi sono i veri protagonisti.

Globalizzazione
22.06.2017

di 

Federico Franchini

Gli sposi non potevano essere più diversi. Da una parte il Ciad, uno degli Stati più poveri del mondo, dove il 38% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. Dall’altra Glencore, la multinazionale svizzera che impiega 155.000 persone e la cui cifra d'affari è stata di 153 miliardi di dollari nel 2016. La storia di questo matrimonio d’affari è un classico esempio di quella che viene definita “la maledizione delle risorse”, ossia quel paradosso per cui gli Stati ricchi di materie prime e le loro popolazioni non beneficiano delle entrate generate dalle ricchezze naturali a causa soprattutto della corruzione endemica. Nella suddivisione dei beni, il padre-padrone della sposa – il presidente del Ciad – mette in dote la ricchezza da poco scoperta, il petrolio; lo sposo – Glencore – fa valere la sua liquidità e, a suon di miliardi, ottiene pressoché la totalità dei diritti di esportazione di questo stesso petrolio.

Migrazione
22.06.2017

di 

Francesco Bonsaver

Ors Service Ag nasce da una costola societaria dormiente di Adecco nel 1992 con lo scopo di ricevere dall’Ufficio federale dei rifugiati la presa a carico dei richiedenti l’asilo nei centri di registrazione della Confederazione di Basilea, Kreuzlingen, Chiasso e Ginevra. Nei venti anni successivi ha beneficiato del monopolio nel ramo grazie a mandati diretti federali, cantonali e comunali.



Società
22.06.2017

di 

Raffaella Brignoni

La parola d’ordine era “prendi e consuma, usa e getta”. Era uno stile di vita che, nella società dei consumi, definiva in particolare il ceto medio, che risplendeva nello spreco dove trovava la sua immagine. Stop! Retromarcia. La novità è che il fenomeno si è rovesciato e ora va di moda l’usato. È una rivoluzione copernicana: sprecare dà fastidio perché c’è più coscienza ambientale e poi si può pure risparmiare divertendosi. E così il settore esplode, annullando lo stigma che voleva il second hand legato alla povertà: oggi, sempre più persone, di ogni strato sociale, vendono e comprano sui siti online e nei negozi specializzati che nel frattempo hanno cambiato pelle come le lucertole.

Rubriche

La mano invisibile
22.06.2017

di 

Silvano Toppi
A briglie sciolte
22.06.2017

di 

Franco Cavalli
Scritti per area
22.06.2017

di 

Ferruccio D'Ambrogio
Spazio Sos
22.06.2017

di 

Chiara Orelli Vassere
Eurovisioni
22.06.2017

di 

Roland Erne