anno XX, n° 1 - 27 gennaio 2017

L'editoriale
25.01.2017

di 

Claudio Carrer

“Integrazione” è uno dei termini più usati e abusati, nel dibattito politico come nei media, soprattutto quando si tratta di descrivere il necessario livello di inserimento di un cittadino straniero nella comunità in cui vive affinché gli vengano riconosciuti determinati diritti, oppure, come più spesso accade, per giustificare misure o norme escludenti. È quello che succede per esempio nell’ambito della legislazione sulla cittadinanza e della sua applicazione in Svizzera, un paese che in questo è il più severo, il peggiore, d'Europa: il passaporto rossocrociato è storicamente il più difficile da ottenere, sia per la severità delle condizioni, sia per la complessità e l’onerosità della procedura ma anche per la sua mancanza d’imparzialità e di uniformità, così come per la diffusa arbitrarietà delle decisioni.
È per questo che oltre il 20 per cento della popolazione – circa 2 milioni di persone – è straniera. E non certo perché siamo vittime di un’immigrazione “di massa” come afferma l’estrema destra conservatrice, che cerca di alimentare sentimenti xenofobi nella popolazione proprio servendosi di leggi e prassi che mantengono artificialmente alto il numero di stranieri in Svizzera.

Articoli

L'intervista
25.01.2017

di 

Raffaella Brignoni

In più di duemila hanno scritto la parola libertà di stampa. Il direttore, il vicedirettore, il caporedattore e la giornalista del settimanale il caffè sono stati denunciati dalla clinica Sant’Anna e dal Gruppo Genolier, di cui la struttura fa parte, per le inchieste condotte dal giornale su un grave errore clinico avvenuto nel centro di Sorengo. Al settimanale accusato di diffamazione e concorrenza sleale non vengono contestati errori o imprecisioni, ma si rimprovera la pubblicazione stessa dell’inchiesta giornalistica. Il fatto di averne scritto troppo diffusamente. Se l’interesse pubblico dell’inchiesta è lampante, la vicenda solleva domande altrettanto essenziali sullo stato di salute della libertà di stampa nel nostro Cantone. Ne abbiamo parlato con Bruno Giussani, ticinese di fama internazionale, che ha firmato l’appello lanciato a sostegno del lavoro dei redattori del caffè.

Nuova frontiera dello sfruttamento
25.01.2017

di 

Francesco Bonsaver

La squadra di ricercatori della Supsi ha un obiettivo ambizioso: diradare il nebuloso mondo dell’ultima frontiera delle forme di lavoro, quello gratuito. E vorrebbe raccontare le storie dei suoi protagonisti oggi invisibili nelle statistiche ufficiali. Per farlo, ha bisogno di voi. «Attraverso il sito internet e il forum, vorremmo dar voce a chi ha avuto esperienze di lavoro gratuito o sottopagato, perché raccontino il proprio vissuto positivo o negativo che sia. Ma non solo. Dal punto di vista metodologico, questa modalità è uno strumento per far emergere realtà oggi invisibili, che non appaiono statisticamente perché non sono stati concepiti dei sistemi per censirli e quantificarli» spiega ad area Pasqualina Cavadini, una delle ricercatrici Supsi responsabile del progetto.

Eternit bis
25.01.2017

di 

Claudio Carrer

Stephan Schmidheiny era perfettamente a conoscenza dei rischi dell’amianto e dunque sapeva che i lavoratori, respirando le polveri, avrebbero corso il rischio di ammalarsi e di morire.

Partendo da questa constatazione, peraltro supportata da un ingente materiale probatorio, la Procura di Torino nelle scorse settimane ha presentato appello alla Corte di cassazione contro la decisione del 29 novembre 2016 del giudice dell’udienza preliminare (Gup) Federica Bompieri, che nell’ambito del processo Eternit bis aveva derubricato l’accusa da omicidio volontario a omicidio colposo, provocando così (per una questione di competenza territoriale) il frazionamento del procedimento in quattro tronconi, a dipendenza del luogo di residenza delle 258 vittime in oggetto.

No ai tagli il 12 febbraio!
25.01.2017

di 

Veronica Galster

Il prossimo 12 febbraio saremo chiamati a votare su tre misure previste dal Cantone per contenere i costi del 2017 e contro le quali erano stati lanciati altrettanti referendum. Le conseguenze se questo ennesimo attacco alla socialità ticinese dovesse avere la meglio. Con la manovra di risanamento delle finanze cantonali (tagli) votata dalla maggioranza del Parlamento sono state introdotte due modifiche di legge che, se entreranno in vigore, penalizzeranno ancora una volta le fasce più deboli della popolazione.

L'intervista
25.01.2017

di 

Giuseppe Acconcia

Barbara Spinelli è stata espulsa dalle autorità turche nella notte tra il 13 e il 14 gennaio scorso. L’avvocata, impegnata da anni nella difesa dei diritti delle donne turche e della minoranza curda, era diretta ad Ankara per prendere parte ad un convegno sugli effetti dello stato di emergenza sul sistema giuridico turco. «Mi hanno fermata in aeroporto. Sono stata rinchiusa in una stanza con tre poliziotti. Qui mi hanno comunicato l’espulsione. E che avrei dovuto prendere il primo volo disponibile per l’Italia», ha dichiarato ad area Barbara Spinelli.

Italia
25.01.2017

di 

Loris Campetti

Bisogna inorgoglirsi o vergognarsi di essere italiani? Due sentimenti opposti in questo caso si tengono insieme perfettamente, potrebbe sembrare un paradosso ma non lo è. Orgoglio per l’Italia della solidarietà, abitata dai pescatori di Lampedusa che salvano i migranti africani sopravvissuti a guerre, fame, mercanti di uomini e alle onde e ai gorghi del Mediterraneo.

USA
25.01.2017

di 

Martino Mazzonis

Una settimana è bastata per confermare tutte le paure. La presidenza Trump si presenta come pericolosa e potenzialmente dannosa per gli americani, l’ordine mondiale, la sopravvivenza del pianeta. Esagerato? Può darsi: a volte si usano toni eccessivi per rappresentare ciò che non ci piace. E spesso l’eccesso di allarmismo provoca la noia di chi non è particolarmente partigiano. Eppure, dal discorso inaugurale, alla prima conferenza stampa, fino agli ordini esecutivi dei primi due-tre giorni di attività, il buongiorno non si vede dal mattino.

Rubriche

25.01.2017

di 

Roland Erne
25.01.2017

di 

Franco Cavalli