Un "no" che fa ancora male

Sono passate quattro settimane dalla votazione federale, ma il no alla naturalizzazione agevolata fa ancora male. Un risultato così chiaro non si può spiegare solo con la campagna menzognera e perfida di esponenti di spicco dell’Udc. Le cause devono essere più complesse. Uno spiraglio di speranza l’hanno procurato le grandi città della Svizzera tedesca: Zurigo, Basilea, Berna, Bienne, Lucerna, San Gallo e, a metà, Winterthur. Tutti questi centri con una massiccia presenza di stranieri e con parecchi disoccupati, hanno detto sì alla naturalizzazione. Non era quindi il numero degli stranieri, in primo luogo, a far prevalere i no. Ma dove risiedono le cause della bocciatura nella Svizzera tedesca e in Ticino di quella revisione voluta da Consiglio federale e parlamento? Tutte le iniziative popolari per diminuire il numero degli stranieri in Svizzera, partendo dall’iniziativa Schwarzenbach del 1970 fino all’iniziativa del 18 per cento del 2000, sono state respinte. In questi casi era in gioco l’interesse vitale dell’economia oltre alla presenza in Svizzera dei lavoratori stranieri. A seguito delle lunghe discussioni i cittadini si sono resi conto che il nostro benessere è stato raggiunto anche grazie a loro. Nella questione della naturalizzazione mancava il motivo economico. Si trattava “solo” di un gesto giusto e dovuto verso delle persone che sono cresciute da noi. Il rifiuto, perciò, fa male. Essenziale per l’esito di una votazione è l’andamento della discussione pubblica. In questo caso essa era molto squilibrata: l’Udc e i suoi estremisti l’hanno dominata divulgando fandonie e distribuendo volantini denigratori a tutti i fuochi. Hanno generalizzato e ingigantito difficoltà esistenti provocate da giovani uomini provenienti dai Balcani creando un’atmosfera ostile. Ma questi giovani difficili non c’entravano proprio con la naturalizzazione facilitata. Le persone che ne avrebbero potuto usufruire non sono dei criminali, ma dei giovani che parlano la nostra lingua e si sentono a casa da noi. Fa male che molti svizzeri si siano lasciati ingannare dalla demagogia. Ci sono almeno due tipi di spiegazioni per questo fatto. Primo: I socialisti, come i liberali e i pipidini, si sono concentrati su altri progetti in votazione e hanno trascurato gravemente il loro compito di illustrare alla popolazione le buone ragioni in favore della naturalizzazione facilitata. Secondo: Quando nella popolazione si avverte un senso di insicurezza e di fastidio a causa di delitti commessi da stranieri la sinistra lascia spesso il campo agli esponenti dell’Udc, maestri nel diffondere maldicenze. Ma quando il quadro è deformato, allora è difficile correggerlo. Per evitare il ripetersi di brutte sorprese, la sinistra deve prendere sul serio paure e preoccupazioni della popolazione e deve impegnarsi di più per una migliore integrazione degli stranieri nella nostra società.

Pubblicato il

22.10.2004 14:00
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