Siamo in coda da dieci minuti sullo svincolo di Lugano sud,
si procede a passo d'uomo. È giorno di shopping e tutti andiamo al centro commerciale. Ad approfittare della promozione "tre per due" del deodorante e a vedere le ultime novità per arredare il giardino. Tanto non fa che piovere! Il grill per ora spande il suo fumo odoroso solo sulle pagine dei prospetti. Penso al cervelat che fra poco non sarà più incurvato ma dritto come un volgare würstel da quattro soldi perché le budella delle mucche bianche che che riforniscono i macellai della preziosa pellicina sono state dichiarate fuori-legge. Pascolano, le placide bestie, per le immense distese del Brasile. Brucano erba sana, forse. Ma siccome non si può controllare quello che mangiano non si può esser certi che non vengano nutrite con mangimi di provenienza animale. Cervelat dritti! Questo il risultato dell'esportazione delle materie prime all'estero. Se lo ricordino i fautori del libero mercato a ogni costo! Avranno sulla coscienza un pezzo della nostra storia di svizzeri. La cosa non è da ridere se perfino la ministra Doris Leuthard ha dovuto tirar fuori il cervelat (sì insomma, si fa per dire) davanti al parlamento intero a Berna! Ci sono in ballo affari per milioni e milioni. Con l'estate e il calcio alle porte poi! Rifletto mentre avanzo metro dopo metro nel serpentone di auto. Tutti a fare shopping eh? Ma no, un recente studio della nostra università sostiene che i centri commerciali causano solo il 3 per cento del traffico. Dunque solo io e altre due auto, sulle cento che siamo in colonna, stiamo andando a fare la spesa. Gli altri andranno al museo, o a portare il bimbo alla lezione di piano, che viene subito dopo quella di pallacanestro e subito prima dell'ora dalla psicologa perché la creatura, chissà come mai, soffre di stress. Il traffico insomma non esiste, siamo noi che non sappiamo interpretare la realtà. Del resto non è il nostro mestiere. Lasciamolo fare ai ricercatori che sono pagati per questo. Pagati da chi? Vediamo... bella domanda. Da chi ha bisogno di risultati, dall'economia, per esempio. E i ricercatori allora facciano il piacere di fornire i risultati che servono, se vogliono i finanziamenti.
Negli Stati Uniti non saltava fuori un nuovo studio al mese che negava ogni implicazione fra il surriscaldamento globale e l'inquinamento da CO2? E non era stato uno dei geni del turismo locale a cercare di convincere i meteorologi ad addolcire le previsioni del tempo per non scoraggiare i turisti a varcare il Gottardo? Informazione in funzione del mercato. Cribbio! Intanto che mi perdo in questo bel ragionamento il tipo dietro a me in colonna si è infilato nell'ultimo posteggio libero e quello due auto davanti e quelli del furgone dietro e la biondina del Suv sono tutti piazzati. Ma come? Non dovevamo essere solo il tre per cento a cercare posteggio al centro commerciale? 

Pubblicato il 

06.06.08

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