Turismo fiscale, la ricetta del professor Zehnder

Quando la popolazione di Obwaldo votò con schiacciante maggioranza la legge fiscale con tassi decrescenti per i contribuenti con i redditi più alti, l’indignazione si fece sentire non solo da parte della sinistra. Finora quasi tutti erano d’accordo che ognuno deve pagare le imposte secondo la sua capacità economica. Obwaldo, adesso, ha capovolto le regole e offre degli sconti ai più ricchi. Contro questo gioco al massacro si è pronunciata anche la ministra delle finanze grigionese, l’Udc Eveline Widmer-Schlumpf (ovviamente non quella ticinese), chiedendo una discussione nell’ambito della conferenza dei direttori delle finanze cantonali. Molti si domandano: “come si può frenare la degenerata competizione fiscale tra i cantoni ed impedire ai superrichi di risparmiare fior di milioni spostando il loro domicilio da un comune, rispettivamente da un cantone all’altro?” Una soluzione l’ha escogitata Carl August Zehnder, professore d’informatica al Politecnico di Zurigo. La sua ricetta: • contribuenti con un reddito netto fino a 50 mila franchi vengono tassati unicamente dai comuni; • i redditi superiori e fino a 800 mila franchi sono di competenza dei cantoni, sono loro che fissano le aliquote; • i redditi più alti vengono tassati esclusivamente dalla Confederazione ad un tasso unico. Zehnder vuole impedire che una persona molto ricca possa risparmiare una somma ingente facendo del turismo fiscale, trasferendo il suo domicilio in un comune con imposte molto basse. Se la Confederazione sottopone i contribuenti più facoltosi alle stesse regole, allora viene meno il motivo di cambiare cantone per ragioni fiscali. Siccome il cantone tassa i redditi fino a 800 mila franchi, i contribuenti agiati hanno meno interesse a cercare un comune più vantaggioso. Così i comuni diventerebbero meno dipendenti da singoli contribuenti straricchi. Il professore, oggi in pensione, puntualizza che tra i cantoni come tra i comuni sussisterà una competizione fiscale riguardo alle fasce di reddito loro riservate, tuttavia si tratterà di una concorrenza moderata, senza gli eccessi di oggi. Quanto interesse suscita questo modello? «30 anni fa, quando diversi cittadini facoltosi si spostarono da Baden nei paesi fiscalmente attraenti dei dintorni, la mia idea, sottoposta ad alcuni politici, non li interessava», ci ha detto il professore. Quando il banchiere Martin Ebner spostò la sua banca e il suo domicilio da Zurigo nel Canton Svitto risparmiando molti milioni, Zehnder fece ricerche e calcoli approfonditi e presentò il suo modello sulla Nzz del 3 febbraio 1998. I politici, allora impegnati a realizzare la nuova perequazione finanziaria tra i cantoni, non trovarono il tempo per esaminarlo. Il Consiglio federale, in seguito ad un’interpellanza della socialista Hildegard Fässler, lo liquidò, nel 2001, con argomenti pretestuosi. Nell’autunno dell’anno scorso, l’arrivo di un contribuente straricco nel comune fiscalmente paradisiaco di Zollikon avrebbe avuto la conseguenza per il comune di dover versare al fondo di perequazione cantonale una somma supplementare più alta di quanto sarebbe stato l’aumento del ricavo fiscale. Questo effetto perverso del turismo fiscale scosse alcuni cittadini e li indusse ad invitare Zehnder ad esporre il suo modello; poco dopo scoppiò il caso Obwaldo. Questi due ultimi episodi accesero l’interesse: negli ambienti politici e nell’opinione pubblica, finalmente, si comincia a prender sul serio l’alternativa al regime fiscale attuale. Zehnder è contento poiché nota una crescente curiosità sia da parte borghese, sia da parte socialista, e conclude: «Solo una larga coalizione potrebbe realizzare questo modello che frenerebbe il turismo fiscale ed eviterebbe le ingiustizie fiscali più appariscenti». Siamo appena all’inizio di una discussione tralasciata per troppo tempo.

Pubblicato il

13.01.2006 13:30
Beat Allenbach
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