Berlino come Lugano o il Canton Ticino in generale? Perché no?! Nella capitale tedesca, come da noi, gli appartamenti sfitti sono tanti. Nonostante ciò, i prezzi delle pigioni non scendono. Michael Müller, quando era sindaco della città tedesca propose una legge che imponesse un tetto massimo agli affitti, ma fu bocciata dalla Corte costituzionale tedesca. A Berlino, dove l’80% della popolazione è rappresentata da inquiline e inquilini, la maggioranza degli stabili abitativi appartiene a un ristretto gruppo di grandi società immobiliari. Si consideri che la Deutsche Wohnen da sola possiede oltre 100mila oggetti tra case, appartamenti e locali commerciali! Non siamo ancora a queste cifre, ma lo stesso fenomeno inizia a manifestarsi anche in Ticino dove i grandi investitori immobiliari stanno facendo man bassa di stabili e terreni edificabili riducendo i piccoli proprietari ad attori marginali del mercato immobiliare. Questa situazione, inoltre, rende anonimi i rapporti tra locatori e inquilini togliendo personalità a questi ultimi e riducendoli a semplici numeri all’interno di un bilancio economico asettico. Esasperati da un mercato immobiliare troppo lontano dai bisogni delle cittadine e dei cittadini berlinesi, un gruppo di persone ha dato vita a un comitato denominato “Deutsche Wohnen & Co enteignen” (letteralmente Espropriare la Deutsche Wohnen & Co) il quale ha portato in votazione popolare una proposta forse un po’ estrema ma che sicuramente fa riflettere. In pratica si propone che l’ente pubblico possa espropriare le società immobiliari che possiedono più di 3.000 appartamenti, riconoscendo loro un compenso al di sotto del valore di mercato. Le abitazioni così acquisite verrebbero quindi trasferite a una società di diritto pubblico senza scopo di lucro che le gestirebbe secondo dei principi di solidarietà e uguaglianza, con la partecipazione della cittadinanza e degli inquilini stessi. Lo scorso 26 settembre, oltre il 56% dei votanti berlinesi ha accettato questa proposta che ora dovrà essere discussa dal parlamento cittadino. Come detto, questa iniziativa può essere giudicata eccessiva, ma ha sicuramente il pregio di porre l’attenzione sul tema del caro-affitti che non riguarda solo Berlino ma molte regioni d’Europa tra cui la Svizzera e il Canton Ticino. Lo abbiamo già denunciato molte volte: malgrado il gran numero di alloggi sfitti e malgrado la costante diminuzione del tasso di interesse di riferimento, da noi gli affitti non solo non diminuiscono ma spesso tendono anche al rialzo. La casa non deve essere un lusso, è un diritto! Negli scorsi anni anche il Piano cantonale dell’alloggio ha riconosciuto la mancanza di abitazioni a prezzi accessibili in molte regioni del Cantone. Le soluzioni da parte di Governo e Parlamento non sono ancora arrivate. Ogni volta che vengono presentate delle iniziative per favorire l’accesso ad alloggi a pigione moderata, la maggioranza della politica e delle istituzioni fa di tutto per opporvisi. Allora è forse davvero necessario avanzare proposte drastiche per attirare l’attenzione sui bisogni delle persone.
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