Tre volte grazie!

Con un popolo così, come quello svizzero, essere definiti "populisti" è decisamente un onore. Non poteva votare meglio lo scorso weekend. Evviva il popolo sovrano, un sovrano illuminato che dovrebbe essere assoluto. Anche se devo ammettere che ci rimane ancora qualche ministro che lavora nella giusta direzione, perciò ben venga una democrazia diretta, soprattutto se direzionata laddove necessita.
Intanto i sinistri dopo una scoppola così alle urne dovrebbero dimettersi tutti. Che vadano a villeggiare in Siberia o a chiedere asilo politico in Cina o a Cuba.
Una sconfitta totale soprattutto se pensiamo a tutta la propaganda tendenziosa fatta alla vigilia della votazione. Sì, la sinistra – che sia dannata sempre – ci ha provato a confondere le acque coi consueti  bla bla vagamente umanitari, terzomondisti. Poveri rifugiati di qui e di là. Hanno bisogno di rifugi? Se li costruiscano in patria, come abbiamo fatto noi. Noi svizzeri se siamo in pericolo ci chiudiamo in cantina, non andiamo mica a rompere l'anima in mezzo mondo. Non vedo perché dobbiamo rimediare noi al lassismo altrui. Torna sempre un po' la favola della cicala e della formica. Passano il tempo spensierati da una festa tribale all'altra e poi, alla prima scaramuccia armata, tutti a rifugiarsi da noi.
Ma gli svizzeri sono oltre, hanno capito perfettamente che questi eserciti di straccioni arrivano qui in massa e per adesso richiedono solo l'asilo. Ma non tarderà il giorno in cui cominceranno a richiedere anche la scuola elementare e poi pretenderanno tutta la scuola dell'obbligo. Stiamo scherzando? Ve lo immaginate l'imbastardimento culturale? Catechismo animista durante l'ora di religione! La tapioca nelle mense scolastiche! Orrore!
Non ho capito poi tutta l'indignazione per la questione dei documenti. Insomma, perché c'è sempre gente che vuole essere al di sopra delle leggi? Quando si espatria ci vuole un passaporto valido, non vedo il  problema. Basta solo un po' di buona volontà. Uno va nell'ufficio preposto del proprio paese e dice al funzionario «Guardi ho bisogno di un documento valido per l'espatrio perché qui non mi trovo perfettamente a mio agio». Così, serenamente. Se, proprio proprio, il dialogo è difficile, uno può sempre inventarsi il bisogno di una vacanza lunga «Sa, gli spari mi disturbano un po' il sonno». Il funzionario abitando in quello stesso paese capirà perfettamente e non potrà certo negare i visti.
A questo punto, per essere sicuri che non ci siano ulteriori intoppi di natura burocratica, basterebbe un ultimo controllo all'imbarco sui gommoni. Tanto prima di salpare questi qui comunque gironzolano per mesi nel paese da cui partono. Dunque non sarà certo un problema presentarsi una mezzora prima al check-in sulla carretta del mare. Anzi, così registrano anche i bagagli, se ne hanno. Perché, lo sappiamo bene, in genere arrivano qui a mani vuote. Begli ospiti ci ritroviamo!
Quindi, concludendo, al lungimirante popolo svizzero che ha appena votato, non posso che dire: avanti popolo!

Pubblicato il

29.09.2006 14:00
Flavia Parodi
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