Sulle manovre fiscali i dubbi del Ps

Il quarto pacchetto fiscale, presentato da Marina Masoni, si prepara ad affrontare lo scoglio parlamentare dove troverà la forte opposizione socialista. Marina Carobbio, capogruppo socialista al Gran consiglio spiega la contrarietà a tale ennesima manovra fiscale. Cosa rende scettico il gruppo socialista nei confronti di questi tagli fiscali? Come gruppo socialista abbiamo dei dubbi sulla sostenibilità finanziaria della nuova manovra fiscale e delle forti preoccupazioni per la sua incidenza sulle finanze comunali. E lo riconosce lo stesso Governo. Infatti esiste un problema per le finanze comunali determinato dal fatto che l’incremento del gettito fiscale, dovuto alla crescita economica non è uniforme. Il Consiglio di Stato si impegna a sottoporre al Gran consiglio, prima del 2003, l’adozione di misure per lenire, gli effetti del quarto pacchetto fiscale ma non è sufficiente. A nostro avviso è necessario che queste misure arrivino in parlamento contemporaneamente al pacchetto. Si dice che la competitività del Ticino per quanto riguarda le persone giuridiche diminuirebbe. E vero? Dal 1998 al 2000 il Ticino è passato dal terzultimo al sesto posto tra i Cantoni meno esosi per le persone giuridiche. Nessun altro Cantone, salvo forse Glarona, ha avuto una simile evoluzione. Se si considerano sia la pressione fiscale complessiva nel confronto internazionale, dove la Svizzera figura in ottima posizione, sia quella cantonale si vede molto bene come anche nel contesto internazionale il Ticino è fiscalmente molto competitivo. Non esistono, a nostro parere, ragioni sufficienti che giustifichino un nuovo allentamento della pressione fiscale per le persone giuridiche. Le misure proposte possono benissimo essere rinviate lasciando spazio finanziario ad interventi prioritari di natura extra-fiscale in favore delle persone fisiche. Attualmente, per simili misure vi sarebbe una disponibilità di circa 23 milioni di franchi. Oltre a questo cosa contestate alle politiche masoniane? La totale mancanza di coordinamento tra la politica fiscale e la politica sociale. Malgrado il Governo affermi la necessità di questo coordinamento per ragioni di equità, la nuova operazione tributaria proposta non prevede, nemmeno in futuro, alcun coordinamento con misure di politica sociale. In altre parole, l’esperienza del primo pacchetto fiscale del 1997, dove agli sgravi era stato affiancato un aumento dei sussidi ai premi di cassa malattia, non si è ripetuta con i due pacchetti successivi e nemmeno viene riproposta con questa ennesima operazione fiscale. Quali sono le proposte del Partito socialista? A nostro parere, in questa occasione, è necessario ripristinare concretamente il coordinamento a cui accennavo prima; e allocare, per misure di carattere sociale rivolte ai ceti medi e medio bassi, un importo almeno pari a quello previsto per gli sgravi a favore dei ceti superiori. Qualora la sostenibilità finanziaria degli sgravi per il Cantone sia confermata dai dati di previsione di gettito, il Ps chiede innanzitutto di rinunciare alle misure a favore delle persone giuridiche. I mezzi finanziari del Cantone così risparmiati (circa 23 mio di franchi.) dovranno essere usati per misure sociali a favore delle persone fisiche dei ceti modesti. O, eventualmente, potrebbero essere impiegati in futuro per fronteggiare una crisi economica. Questo cambiamento avrebbe per effetto anche la riduzione dell’incidenza finanziaria del pacchetto sui Comuni (da 32 a 21 milioni di franchi). In ogni caso, il gruppo socialista intende rilanciare alcune proposte tese a compensare parzialmente l’aumento dei costi per l’assicurazione malattia. Verrà presentata un’iniziativa parlamentare per modificare la Legge cantonale di applicazione della Lamal in modo da compensare l’erosione dei redditi causata dall’aumento dei premi per l’assicurazione malattia per i redditi medi. E presenteremo degli emendamenti per ridurre progressivamente le deduzioni sociali per i redditi molto elevati ed evitare crasse storture nell’equità di trattamento dei cittadini. Infine, qualora la riduzione dell’incidenza finanziaria del IV pacchetto sui Comuni e le misure compensatorie non fossero sufficienti a scongiurare dei problemi per gli enti locali, il Ps si riserva di proporre l’applicazione per i comuni delle scale delle aliquote attualmente in vigore.

Pubblicato il

05.10.2001 04:00
Generoso Chiaradonna