Cresce sempre più l’isolamento del direttore di Ticino Turismo Giuseppe Stinca. Che, stando a insistenti voci provenienti dagli ambienti professionali del turismo, perde sempre più l’appoggio degli Enti turistici regionali ticinesi. I quali, in vista del dibattito parlamentare sul credito quadro di 40 milioni da destinare al turismo cantonale, mettono fortemente in dubbio la politica centralizzatrice di Stinca e vorrebbero una ripartizione del credito più attenta alle loro esigenze. I malumori dei presidenti degli Enti regionali potrebbero emergere il 26 agosto in un incontro con lo stesso Stinca. Al quale gli Enti regionali sembra rimproverino scarsa attenzione, poca conoscenza e insufficiente rispetto per le attività da essi svolte sul territorio, a contatto con la clientela: a loro avviso Stinca sarebbe troppo preso dalle sue teorie per confrontarsi con la pratica del turismo vissuto nel quotidiano o per ascoltare le proposte e le richieste che vengono dalla “base” in merito alla cantonalizzazione del turismo ticinese. Ma neppure l’attuazione di questa riorganizzazione, ritenuta lenta e rigida, sembra essere apprezzata dagli Enti regionali. Pare infine che crescano le perplessità per il fatto che Ticino Turismo continui nell’implementazione delle strategie volute da Stinca benché appaia sempre più chiaro che il mandato fra poco più di un anno difficilmente gli verrà rinnovato. Anche i suoi diretti interlocutori lo avversano sempre più: la posizione di Stinca si sta facendo indifendibile. |