Non perdiamo occasione di fare bella figura.
Tutti i paesi fanno sforzi enormi per tenere in piedi la baracca, scossa fino alle fondamenta da anni di alchimie che hanno tramutato ricchezza vera in carta straccia. La Germania dà lezioni di fermezza, col mastino Merkel che blocca gli stipendi dei manager; Sarkozy taglierà il bilancio dei teilleurini di sua moglie, mentre  il più grigio dei leader, il più snobbato dai media, Gordon Brown, ha mostrato la via all'Europa. Con la sua faccia da cane bastonato, il premier inglese ha agito subito e con decisione, nazionalizzando  in un baleno  le banche in odore di fallimento. Se è da queste cose che si vede la statura di una classe politica allora noi ne veniamo fuori maluccio.
Noi andiamo alle isole Cayman a metter su una società off-shore con un capitale di azioni spazzatura di una sessantina di miliardi rifilateci dalla più grande banca del paese. Una mossa da grandi statisti o un trucchetto suggerito dai vertici di Ubs? Non si poteva fare diversamente, ci dicono:  non ci sono le basi legali per agire in tempi brevi. Si sa, a Berna sono un po' polentoni... Ma nei momenti di emergenza non saltano fuori le  leggi ad hoc? Quanto ci hanno messo gli Stati Uniti ad eliminare uno dei capisaldi della loro carta costituzionale in nome della lotta al terrorismo? Oggi io sono qui a scaricare ricette di cucina iraniana da Internet, un detective a Washington decide che sto trafficando in armi ed esplosivi camuffate da involtini di riso,  arrivano due ceffi della Cia, mi mettono su un aereo per Guantanamo e chi s'è visto s'è visto. Nessuno saprà dove sono,  né io avrò diritto alla difesa. Questo  in nome del Patriot Act. Dico: una leggina finanziaria per rammendare i buchi di Ubs e di qualche altra grande banca in casa nostra non si poteva inventare, senza andare alle isole Cayman? Quel nome, Cayman! È già un programma. La vedo Eveline Widmer Schlumpf al ristorante, mangiare spezzatino di squalo, la specialità locale, insieme alla bella gente che popola i paradisi fiscali. "Heilà signora ministra, e una bella pacca sulle spalle magre della Eveline, si sieda al nostro tavolo. Le presento Garcia Mendoza detto El Gordo, non faccia caso alla sua cicatrice sulla guancia e alla pelle butterata, ha avuto una vita difficile. È un benefattore nel suo paese. Moltissimi contadini se non ci fosse lui sarebbero senza lavoro. Ah ecco, ci ha raggiunto anche Gaetano Lascrofa, grande imprenditore del sud Italia, il paese del sole che piace tanto a voi svizzeri. Lo vede quello yacht di 80 metri? È il suo giocattolino.  E che bella mogliettina giovane si porta appresso. Ma guardi là, c'è qualcuno del suo paese. Come si chiama?  Gospel, Rospel? Gioca a golf tutto il giorno e alla sera va al casinò. Ha l'aria contenta lui, non come lei che sembra tanto preoccupata. Ma si rilassi ministra! Qui si aggiusta tutto. Glielo diciamo noi. Butti giù un po' di rum . Un altro po' di spezzatino di squalo?"

Pubblicato il 

07.11.08

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