Silvio, anche marinaio

È vero che in campagna elettorale è uso comune per gran parte dei candidati di sbracarsi un po' in promesse che, poi, non è facile mantenere una volta eletti. Tuttavia si può anche esagerare e questo non va assolutamente bene specialmente se a farlo sono i grandi leaders. Per esempio, nella Circoscrizione Estero in occasione delle recenti elezioni politiche italiane, alcuni milioni di elettori italiani hanno ricevuto una lettera personalizzata da parte di Silvio Berlusconi nella quale il premier del partito del Popolo della Libertà scriveva, tra l'altro, «rivendichiamo orgogliosamente al nostro governo il merito di aver fatto approvare, insieme all'istituzione del Ministero per gli Italiani nel Mondo, la legge che permette a Te di votare ed agli italiani all'estero di eleggere dodici Deputati e sei Senatori, dando così voce e rappresentanza agli italiani che con il loro impegno e la loro creatività sono i primi ambasciatori nel mondo dell'Italia e del suo patrimonio di umanità e di cultura» e terminava con l'augurio di «poter avere anche il Tuo voto per riuscire a vincere questa nuova, esaltante sfida nell'interesse di tutti gli italiani e della nostra bella Italia». Poi, dopo aver vinto ed alla grande le elezioni con una maggioranza mai vista nel parlamento italiano sia alla Camera dei Deputati che al Senato, adesso arrivano per gli italiani all'estero i primi risultati (sic!) delle sue promesse: dal tanto decantato Ministero per gli Italiani nel Mondo e dal criticatissimo (da parte del centrodestra, ovviamente) e declassato Vice Ministero per gli Italiani nel Mondo costituito dal precedente governo Prodi, abbiamo ora nientepopodimenoche un Sottosegretario al Ministero per gli Affari Esteri (Mae) con diverse deleghe tra cui anche quella per gli italiani nel mondo; il bilancio del Mae è stato ridotto di circa 32 milioni di euro per il 2008, di 50 milioni per il 2009 e di quasi 100 milioni per il 2010 ed è ben noto lo stato in cui è ridotta la rete diplomatico-consolare italiana; del taglio di 32 milioni per il corrente anno, ben 17 andranno a colpire proprio gli italiani all'estero (scuola, assistenza agli indigenti, servizi consolari ed iniziative, già programmate dal precedente governo, come la Prima Conferenza mondiale dei giovani italiani nel mondo ed il Museo dell'emigrazione). Inoltre è vero che è stata mantenuta la promessa dell'abolizione dell'Imposta Comunale sugli Immobili (Ici) sulla prima casa ma, da questo beneficio, è stata esclusa quella, non locata, che tantissimi italiani emigrati hanno ancora in Italia; anzi gli italiani all'estero sono stati addirittura beffati poiché con questa nuova norma hanno purtroppo perduto il beneficio che per l'Ici avevano avuto dal governo di centrosinistra. Non c'è che dire è un bel ringraziamento per tutti gli "ambasciatori" italiani nel mondo che gli hanno dato fiducia. Evidentemente, tra i tanti ruoli nei quali si è immedesimato in questi ultimi lustri, al Cavaliere Berlusconi mancava quello di marinaio che è riuscito a realizzare con queste  classiche promesse da marinaio fatte anche agli italiani all'estero. Complimenti! 

Pubblicato il

20.06.2008 12:30
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