Sì alla solidarietà

Il 22 settembre le cittadine ed i cittadini svizzeri dovranno esprimersi in consultazione popolare sul destino delle riserve d'oro della Banca nazionale. Si presentano le seguenti possibilità: accettare l'iniziativa dell'Udc che vuole devolvere il ricavato della vendita dell'oro integralmente all'Avs; accettare il controprogetto di Consiglio federale e Parlamento che prevede quali destinatari l'Avs, i Cantoni e la Fondazione Svizzera solidale nella misura di un terzo ciascuno; respingere sia iniziativa che controprogetto, come proposto da ambienti borghesi di destra che desiderano far beneficiare solo i Cantoni di queste risorse inaspettate. Ma vediamo come si è arrivati a questo punto e facciamo un passo indietro. Di che oro si tratta? Fino ad alcuni anni fa l'equivalente in oro della valuta svizzera circolante, era depositata quale garanzia nei sotterranei della nostra banca di Stato. Rivalutate le riserve d'oro in base al prezzo di mercato, la Banca nazionale si è trovata con 1'300 tonnellate d'oro non più necessarie. La vendita di quest'oro frutterà tra i 18 ed i 20 miliardi di franchi. Il controprogetto "L'oro all'AVS, ai Cantoni e alla Fondazione Svizzera solidale" si distingue dalle altre proposte in gioco per alcuni punti fondamentali. Dapprima esso permette finalmente la creazione della Fondazione Svizzera solidale: l'incarnazione stessa della tradizione svizzera alla solidarietà, la continuazione logica dell'opera iniziata con la Croce Rossa prima e con la Catena della Solidarietà poi. I mezzi a sua disposizione saranno annualmente di 200/250 milioni destinati in eguale misura alla Svizzera ed all'estero. Per evitare doppioni la Fondazione non agirà direttamente, ma finanziando i progetti di associazioni e gruppi. Le sue priorità saranno la lotta alla povertà, l'aiuto ai giovani, il mantenimento della pace, le carenze strutturali.Il controprogetto poi è l'unico ad avere una visione lungimirante. In esso si prevede di non intaccare il capitale derivato dalla vendita dell'oro, ma di utilizzarne soltanto gli interessi. Stabilisce inoltre che tra 30 anni saranno le generazioni future a decidere di nuovo che cosa fare del capitale iniziale. Infine solo il controprogetto ridistribuisce equamente ed lealmente questi soldi, arrivati un po' inaspettatamente quasi come una vincita al lotto, tra tutti gli strati della popolazione. L'Avs rappresenta gli anziani, la Fondazione soprattutto i giovani e le giovani famiglie insieme ai bisognosi del resto del mondo, i Cantoni rappresentano lo Stato, spesso in difficoltà in questi tempi difficili per tutti. Bisogna far notare come l'iniziativa dell'Udc sia falsa e subdola. È vero che l'Avs non naviga in buone acque, ma non è giusto far credere che i 20 miliardi ricavati dalla vendita dell'oro possano risolverne i problemi strutturali di finanziamento: basterebbero a coprire le spese per soli otto mesi. Vere soluzioni potranno arrivare soltanto con l'11a e la 12a revisione dell'Avs. Non dimentichiamo poi che fino a ieri l'Udc ha fatto di tutto per ridimensionare l'importanza di questa assicurazione sociale che si basa sul principio della solidarietà, arrivando addirittura a pensare di privatizzarla. L'intenzione principale e nemmeno tanto nascosta, dell'iniziativa di Blocher, è invece quella di impedire la realizzazione della Fondazione Svizzera solidale. Per quanto riguarda i fautori del doppio no, essi vogliono che il ricavato della vendita delle riserve d'oro sia versato ai Cantoni, i quali dovrebbero utilizzare la parte ricevuta per sanare il loro debito pubblico. Se questo dovesse accadere, dovremo aspettarci nuovi sgravi fiscali che come al solito favoriranno i redditi alti, i grossi capitali, lasciando a bocca asciutta ceto medio e basso. Le organizzazioni umanitarie e di cooperazione si sono impegnate sin dall'inizio per la Fondazione Svizzera solidale. Grazie a quest'oro siamo ad un passo dalla sua realizzazione. La proposta del Controprogetto, "L'oro all'Avs, ai Cantoni e alla Fondazione Svizzera solidale" è leale ed equilibrata. Gli svizzeri ne approfitteranno nella misura di cinque sesti. Il sesto rimanente, che corrisponde annualmente pur sempre a circa 100 milioni di franchi, sarà destinato all'aiuto allo sviluppo all'estero. Per questo motivo, praticamente tutte le organizzazioni umanitarie e di cooperazioni già attive in Svizzera e no hanno formato un fronte unico nel "Forum svizzero delle associazioni per la Fondazione Svizzera solidale". Esse si sono impegnate affinché il controprogetto "L'oro all'Avs, ai Cantoni e alla Fondazione Svizzera solidale" sia accettato da popolo e cantoni. Il 22 settembre vi invitiamo pertanto a votare sì al controprogetto ed a respingere l'iniziativa dell'Udc (detta "iniziativa sull'oro"). Dal momento che esiste la possibilità che sia iniziativa che controprogetto siano accettati, è importantissimo che nella domanda sussidiaria risolutiva vi esprimiate a favore del controprogetto. *) Direttore Comunità di lavoro Swissaid, Sacrificio Quaresimale, Pane per i Fratelli, Helvetas, Caritas Traduzione Daria Lepori

Pubblicato il

20.09.2002 00:30
Peter Niggli