Sciopero esemplare per le 35 ore

I sindacati austriaci di questi tempi sorprendono parecchio: nel settore privato della salute e della socialità sono in atto scioperi per l’ottenimento della settimana lavorativa di 35 ore, che coinvolgono molte giovani infermiere. Come si è arrivati a questo?


I problemi negli istituti sociali e di cura austriaci sono simili a quelli presenti in Svizzera: la pressione sui lavoratori aumenta e i salari del settore sono bassi. Per questo molti professionisti abbandonano prematuramente il mestiere: due su tre escludono di poterlo esercitare fino alla pensione. Molti riducono la loro percentuale d’impiego, nonostante la correlata riduzione dello stipendio: il 70 per cento lavora a tempo parziale. E il numero delle assenze per malattia è elevato. Viene così a mancare personale e la pressione aumenta ulteriormente: è un circolo vizioso.


Solo con la settimana lavorativa di 35 ore si può uscire da questa situazione, sono persuasi i militanti dei due sindacati GPA-djp e Vida. Nell’imminenza del rinnovo del contratto collettivo di lavoro del settore privato delle cure, della salute e della socialità, essi hanno dunque presentato un’unica rivendicazione: il tempo di lavoro settimanale di una persona impiegata al 100 per cento, attualmente di 38 ore, va ridotto di 3 ore. E a parità di salario. Per gli impiegati a tempo parziale che manterrebbero l’attuale numero di ore ciò equivarrebbe ad un aumento salariale dell’8,6 per cento.


Sono già settimane che i partner sociali negoziano sul nuovo contratto collettivo (valido per 125mila impiegati), ma i datori di lavoro si sono intestarditi. Il partito conservatore di governo Övp è intervenuto presso di loro e i sindacati hanno già dato vita a due ondate di sciopero.


Sulla questione della riduzione del tempo di lavoro noi sindacati non abbiamo fatto tanti progressi negli ultimi anni. Al contrario: il padronato spinge sull’acceleratore della flessibilità, per settimane lavorative di oltre 60 ore. Il valore di questa vertenza sindacale austriaca è dunque enorme. Le lavoratrici in sciopero sono pioniere di un’inversione di tendenza anche altrove. La presidente del sindacato austriaco GPA-djp (organizzazione omologa di Unia) Barbara Teiber afferma: «Quello che facciamo nel settore delle cure e della socialità ha un effetto di richiamo in tutti gli altri».

Pubblicato il

13.03.2020 08:35
Roland Erne