Dopo lo sgomento della tragedia è il momento del raccoglimento, mentre molte domande restano invece ancora senza risposta. Il 15 luglio, centinaia di persone hanno partecipato a una cerimonia commemorativa a Prilly (VD) in seguito al terribile incidente avvenuto presso un cantiere nella zona. La mattina del 12 luglio, un'impalcatura è crollata sulla facciata della torre Malley Phare, opera in costruzione nel Comune vicino a Losanna. Il crollo – le cui cause non sono ancora state chiarite – ha causato la morte di tre operai di età compresa fra i 30 e i 43 anni nonché il ferimento di otto persone, di cui quattro in modo grave. Pietro Carobbio, responsabile del settore costruzioni di Unia Vaud, si è recato sul posto per prendere parte all'omaggio alle vittime, a cui hanno partecipato anche numerosi lavoratori edili. "C'erano tutti i colleghi dei cantieri vicini", racconta il sindacalista, ancora sconvolto dagli eventi. Pur non potendo commentare in questa fase le circostanze che hanno portato alla tragedia, Carobbio ha sottolineato i fattori che possono creare condizioni di pericolo per i lavoratori. In cima alla lista, il problema dei prezzi e dei tempi di completamento dei lavori. Meno incidenti, ma più gravi "La causa degli incidenti è molto spesso legata alle scadenze imposte alle aziende, alla pressione sui costi e alla mancanza di formazione", spiega il funzionario di Unia aggiungendo che, mentre il numero di incidenti è leggermente diminuito negli ultimi anni, questi sono però diventati più gravi. "Il motivo è da ricercare nelle dimensioni dei lavori e nelle nuove tecnologie. La meccanizzazione è positiva, perché rende il lavoro meno faticoso, ma se qualcosa va storto il pericolo aumenta. Essere schiacciati da una macchina o da pannelli di cassaforma molto pesanti ha ovviamente conseguenze maggiori rispetto a quando il lavoro veniva svolto solo con picconi e pale", ha sottolineato Carobbio. In ogni caso, e a prescindere dall'esito dell'inchiesta in corso che dovrà chiarire le circostanze della tragedia, il sindacato Unia sostiene l'attuazione di una politica di tolleranza zero nei confronti degli incidenti sul lavoro. Un lavoratore su sei è vittima di un incidente nel corso della sua carriera "Ogni incidente sul lavoro è uno di troppo. È inconcepibile che delle vite vengano sacrificate nel semplice esercizio della propria attività professionale", dichiara il sindacato Unia, che contribuisce attivamente alla prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza conducendo campagne ed effettuando controlli insieme ad altri partner. "Ancora oggi, un lavoratore su sei subisce un infortunio più o meno grave nel corso della sua carriera: una cifra decisamente troppo alta". In questo contesto, Unia ribadisce di essere favorevole all'aumento delle risorse destinate alla prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute sul luogo di lavoro, misure che comprendono anche le ispezioni. Tuttavia, il sindacato non commenta per ora la tragedia di Prilly, in attesa dell'esito dell'inchiesta penale. Costruita nel complesso Malley Lumières, Malley Phare è la prima torre in legno della Svizzera francese. Alta 60 metri, ha 14 piani ed era stata progettata per ospitare 96 appartamenti. Per uno scherzo del destino il progetto dell'edificio – che vuole essere un modello dal punto di vista energetico e socio-culturale – è di proprietà della Suva, specializzata nella prevenzione degli incidenti. |