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Sabrina Aldi e la partita a scacchi dietro il caso Eolo Alberti

Nella vicenda che ha portato all’arresto del sindaco di Bioggio, nuovi elementi mettono in luce il ruolo avuto dalla deputata leghista e da Claudio Camponovo, vicepresidente dell’ordine dei medici del Canton Ticino.

Nella vicenda “Hospita” c’è un personaggio chiave che finora è rimasto sottotraccia.

Una donna capace come poche di muoversi nei meandri del potere, in quel mondo di mezzo in cui politica, giustizia e affari si intersecano pericolosamente.

Sabrina Aldi – è di lei che stiamo parlando – è rimasta nell’ombra, continuando però a muoversi abilmente in quella che pare una complessa partita di scacchi.

Una partita che la scorsa estate sembrava aver portato al colpo decisivo: lo scacco matto al re di Bioggio, Eolo Alberti, finito sotto inchiesta assieme ad altre tre persone (fra cui la moglie) per reati finanziari.

In questi mesi, su questa vicenda, è stato detto molto.

Manca però un tassello.

Dalla nostra inchiesta – basata su testimonianze e documenti che abbiamo potuto consultare – emerge infatti il ruolo di colei che in questa partita, come la regina negli scacchi, sembra essere l’elemento più potente.

 

LA PERSONA GIUSTA

 

In questa storia, Sabrina Aldi entra alla fine di ottobre del 2023, in concomitanza con l’elezione di Eolo Alberti nel consiglio di amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale. Per accettare questa carica il politico leghista è costretto a lasciare il Gran Consiglio e il suo ruolo di azionista e dirigente della Hospita Suisse Medical System, società che – tramite la controllata Hospita Suisse Anesthesia Care – subappalta prestazioni sanitarie alle cliniche private e che per questo si pone in concorrenza con l’ente pubblico.

 

Eolo Alberti vende così il suo pacchetto azionario (35%) a un altro azionista, G.G., la cui quota di proprietà sale al 65%; l’azionista di minoranza (35%) resta invece il dottor Claudio Camponovo, il direttore sanitario che diventa in quel momento anche amministratore unico. Per la sua successione al posto di direttore amministrativo, è lo stesso sindaco di Bioggio a proporre Sabrina Aldi, deputata in Gran Consiglio per la Lega dei ticinesi.

 

La società sta attraversando un periodo molto delicato. A primavera 2023, Swiss Medical Network, proprietario delle cliniche Sant’Anna e Ars Medica, ha deciso di reintegrare i servizi di anestesia e ha quindi rescisso i contratti con Hospita, con scadenza a fine 2024.

Le cliniche di Sorengo e Gravesano generano buona parte dei circa 10 milioni di franchi di fatturato annuo di Hospita. Ecco quindi che di fronte al prevedibile crollo degli introiti occorre trovare una soluzione.

Sabrina Aldi, avvocata e politica navigata, è vista come la figura con le conoscenze giuste e il peso necessario per andare a negoziare un nuovo accordo con il potente gruppo ospedaliero privato.

Non andrà così.

 

FULMINI E TEMPORALI

 

A partire da novembre 2023, la deputata leghista prende il posto di direttore amministrativo di Hospita in sostituzione di Eolo Alberti. E gli succede pure nell’influente Commissione sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio. Gli uffici di Hospita vengono trasferiti da Cimo, dove risiede Alberti, a Bioggio. Qui la donna entra subito in grande sintonia con Claudio Camponovo, con il quale sembra scoppiare una vera e propria scintilla. 

 

L’arrivo della granconsigliera e il suo modo di porsi, però, non sono apprezzati da tutti. Aldi, che è impiegata al 40%, è onnipresente in azienda e s’interessa sempre di più ai retroscena di un grosso progetto immobiliare promosso dagli azionisti di Hospita che volevano insediare a Bioggio una camera iperbarica.

Un progetto finanziato per 19 milioni da BancaStato e portato avanti tramite una società costituita ad hoc, l’Immobiliare 5 Vie (poi venduta nella primavera 2024).

La politica leghista, sempre più in confidenza con Claudio Camponovo, ha dei dubbi in merito a questa operazione immobiliare.

Ci sono state delle irregolarità, magari a danno dello stesso dottor Camponovo?

L’investimento ha sottratto liquidità a Hospita?

Quale è il ruolo di Alberti, promotore dietro le quinte, ma anche sindaco di Bioggio?

 

Sabrina Aldi insiste con le “indagini”, arrivando persino a setacciare gli uffici durante i fine settimana. 

Tra il personale c’è chi si sente sotto pressione psicologica e non sopporta questi metodi considerati inquisitori. La tensione interna sale e i rapporti tra azionisti, per anni più che solidi, iniziano a scricchiolare.

A fine febbraio 2024 due figure importanti dell’amministrazione, fra cui il responsabile della contabilità, decidono di andarsene.

A quel punto, l’azionista di maggioranza, G.G., prende una decisione radicale: licenziare Sabrina Aldi e nominare al suo posto il contabile appena dimessosi.

Un’assemblea degli azionisti è messa così in agenda per il 15 marzo.

 

PROCURATORI FIGLI DI PAPÀ

 

Nel frattempo, nell’arena politica prende banco una polemica che ha come protagonista la stessa Sabrina Aldi.

Proprio in quei giorni, il Gran Consiglio è chiamato a eleggere due nuovi procuratori pubblici e la deputata leghista si fa fautrice in Commissione giustizia e diritti – di cui è vicepresidente – della candidatura di un giovane segretario giudiziario: Alvaro Camponovo, figlio di colui che presto diventerà anche il suo socio d’affari.

L’endorsement attivo per il giovane Camponovo crea più di un malumore, anche all’interno della Lega, partito cui spetta uno dei due nuovi pp. Il candidato è in effetti un leghista dell’ultimo secondo, oltretutto con meno esperienza rispetto all’altro candidato di partito.

 

Il conflitto d’interessi – taciuto in commissione ma rivelato da laRegione – suscita polemiche, tanto che un gruppo di ex procuratori prende posizione e denuncia i maneggi che favoriscono i candidati meno esperti.

L’11 marzo, Alvaro Camponovo è comunque eletto procuratore. Sabrina Aldi quel giorno sta poco bene e, il 13 marzo, sotto pressione, è spinta alle dimissioni da vice capogruppo della Lega.

 

Il giorno dopo scoppia il caso legato all’incidente del consigliere di Stato Norman Gobbi: il tema al centro del dibattito politico-mediatico diventa, di colpo, un altro.

 

DISDETTA DA 30.000 FRANCHI

 

Della nomina di Alvaro Camponovo si accenna anche nell’assemblea di Hospita, riunitasi il 15 marzo 2024. Una riunione dove emergono grosse divergenze tra i due azionisti. I temi di attrito sono vari: le difficoltà economiche, la ripartizione delle quote azionarie (Claudio Camponovo vorrebbe acquisirne la maggioranza), il progetto edilizio a Bioggio, con la stessa Sabrina Aldi che espone criticità contabili e problemi di liquidità.

Le discussioni sono lunghe e accese. G.G., gravemente malato, preferisce prendere tempo e convocare una nuova assemblea per ufficializzare la decisione più importante: il licenziamento della direttrice amministrativa.

 

Sette giorni più tardi, per il tramite di un suo rappresentante, l’azionista di maggioranza comunica questa scelta a Claudio Camponovo che, suo malgrado, non può che prenderne atto.

A quel punto, vi è un colpo di scena: il direttore sanitario fa comparire un nuovo contratto d’impiego di Sabrina Aldi, datato 1.3.2024.

Nessuno in azienda ne sa nulla, tanto che nel sistema informatico il documento risulta insolitamente registrato molto dopo la sua entrata in vigore, ossia il giorno stesso di quella riunione. Il nuovo contratto, firmato da Claudio Camponovo, sostituisce quello iniziale. Con una differenza sostanziale: il primo aveva un termine di disdetta di un mese, il secondo di sei.

Insomma, cinque mesi di lavoro in più garantiti.

Un vantaggio non indifferente per Sabrina Aldi che da quel giorno non metterà più piede in ufficio.

Un vantaggio che in soldoni equivale a 30.000 franchi.

 

UN “MISTERIOSO” CONCORRENTE

 

Il 29 di aprile, Sabrina Aldi si ritrova, insieme a Claudio Camponovo e con altri tre anestesisti dipendenti di Hospita, negli uffici dell’avvocato Nicola Fornara. In quell’occasione viene costituita una nuova società – la Swiss Anesthesia Solutions – il cui scopo è quello di fornire attività di anestesia. La nuova azienda, con sede presso la fiduciaria della deputata PLR Cristina Maderni, è controllata al 20% da ciascuno dei cinque promotori.

 

A partire da quel momento, Claudio Camponovo ha il piede in due scarpe.

Da un lato è promotore e azionista della Swiss Anesthesia Solutions, dall’altro resta azionista di minoranza e direttore sanitario (fino a ottobre 2024) di Hospita, da cui continua a percepire un lauto stipendio.

In una riunione del cda dell’azienda di Bioggio, a fine giugno, si accenna alla creazione di una società concorrente di cui “non è dato a sapere chi sono i promotori”.

Claudio Camponovo, si legge nel verbale d’assemblea, “non ha fornito informazioni o notizie a tal proposito”.

 

Il settore della salute è un business fiorente, dove non mancano nuove realtà come cliniche oftalmologiche e centri per la gastroenterologia, che necessitano di anestesisti esterni. Per compensare almeno in parte le perdite generate dalla fine dei contratti con le cliniche di Sorengo e Gravesano, Hospita sottopone nuove proposte a queste strutture e ad altri centri medici. 

I responsi, però, sono pochi e vaghi.

Anche perché, negli ambienti sanitari (così come in seno alla Lega), in concomitanza con la creazione della nuova società di Aldi e Camponovo, iniziano a circolare voci sulle presunte irregolarità di Hospita e dell’ex azionista Eolo Alberti, sindaco di Bioggio e membro chiacchierato del cda dell’EOC.

Voci che poi, per mano di un’ispettrice di polizia, una misteriosa fonte farà finire sul tavolo della procuratrice pubblica Chiara Borelli.

È l’8 luglio 2024.

Due giorni dopo, al mattino, Sabrina Aldi è convocata in Procura e, in qualità di testimone, snocciola la sua versione dei fatti. Poi, al pomeriggio, sarà il turno di Claudio Camponovo, accompagnato dal suo avvocato Nicola Fornara (che con Aldi condivide oggi l’indirizzo professionale).

 

SALDI COME DA ALDI

 

Un mese dopo la vicenda esplode. Il 9 agosto vengono arrestati Eolo Alberti e il contabile divenuto direttore amministrativo. Claudio Camponovo si costituisce parte lesa. Il 14 agosto, su richiesta del suo legale, la Pretura di Lugano nomina in tutta fretta un commissario per la gestione corrente della società.

A detta di questo commissario – proposto dall'azionista di minoranza – Hospita non avrebbe più un business redditizio, il che non le permette di saldare i debiti in particolare con le assicurazioni sociali.

È quindi necessario procedere a una rapida svendita.

È così che vengono sciolti i contratti in essere della società di Bioggio. Un vuoto di cui può beneficiare Swiss Anesthesia Solutions, che trova campo libero per assumere nuovi mandati, come ad esempio quello con la clinica oftalmologica Avanti.

Il commissario decide anche di mettere in vendita la camera iperbarica mobile, acquistata in leasing da Hospita nel 2019 per un totale di circa 600.000 franchi.

A chi è stata venduta per circa 50.000 franchi?

Alla Swiss Anesthesia Solutions.

A stabilire il prezzo sarebbe stata un’azienda esterna, una sagl controllata da uno degli anestesisti azionista della stessa Swiss Anesthesia Solutions.

 

Di recente, Eolo Alberti è partito al contrattacco, inoltrando in Procura alcune istanze probatorie che, secondo lui, dimostrerebbero che Claudio Camponovo era d’accordo con il progetto edilizio. Nel frattempo G.G. – deceduto in autunno quand’era anch’egli sotto inchiesta – ha lasciato le sue azioni di Hospita al figlio.

Tuttavia, la società pare sempre più come una scatola vuota.

L’unica cosa che le resta è l’autorizzazione rilasciata dal Consiglio di Stato per operare come struttura che distribuisce prestazioni sanitarie a pazienti degenti, valida fino al 2027. Un unicum nel settore delle prestazioni d’anestesia che soltanto un fallimento potrebbe far svanire, aprendo le porte a nuovi concorrenti.

Per ora, però, la Pretura ha respinto le due istanze di fallimento avanzate dalla difesa di Claudio Camponovo.

 

Sul fronte penale, tocca naturalmente alla procuratrice Chiara Borelli stabilire se vi siano stati degli illeciti da parte degli indagati. Non sono però da escludere colpi di scena. Da un lato non si può non ipotizzare che la vicenda abbia in qualche modo giovato agli interessi portati avanti dal duo Aldi-Camponovo, dall’altro lo stesso medico potrebbe trovarsi imbrigliato in una matassa più complicata di quella che poteva immaginare.

Certo è che i punti oscuri in questa storia sono molti. Oltre ai soldi, come negli scacchi, entrano in gioco anche la psicologia e le fragilità umane. Per sfuggire allo sgradevole dubbio che la partita possa essere stata magari pilotata, vanno chiarite ancora molte mosse. A partire da quella segnalazione, tuttora d’origine ignota, che ha dato il la alle indagini: si tratta di un/una coraggioso/a whistleblower o di un/un’informatore/trice interessato/a?

 

Si pone infine una questione etica, dal momento che una delle pedine in campo è una deputata in Gran Consiglio, dove siede in due commissioni chiave in questo caso, quella della sanità e quella della giustizia (di cui diventerà presidente). Fra interessi pubblici e tornaconti personali, dove sta il limite?

LE REAZIONI

 

Aldi: «Non c’entro nulla con questa vicenda». Il legale di Camponovo: «Le Gravi difficoltà finanziarie di Hospita erano iniziate ben prima del procedimento penale»

 

Contattata, Sabrina Aldi dice non avere nessun ruolo in questa vicenda: «Non sono coinvolta nell’inchiesta penale, non ho niente a che vedere con la segnalazione, e non sono mai stata iscritta a registro di commercio per quanto riguarda le società coinvolte». La deputata spiega di non poter dire di più: «Vale il segreto professionale e non posso quindi esprimermi a riguardo della mia attività per il mio precedente datore di lavoro».

 

Abbiamo contattato anche l’avvocato Nicola Fornara, legale di Claudio Camponovo, per chiarire la posizione del suo assistito.  

 

Per quanto riguarda la creazione della Swiss Anesthesia Solutions, il legale spiega che essa «è dovuta al fatto che, con la fine dei contratti con le cliniche private, alcuni medici si sarebbero trovati senza lavoro entro fine 2024» e quindi «data la sua estromissione dal consiglio d’amministrazione della Hospita Anesthesia Care nel marzo 2024, il dottor Claudio Camponovo ha legittimamente creato con tre di questi medici una nuova società».

 

L’avvocato Fornara contesta il fatto che l’inchiesta penale e il successivo commissariamento della Hospita Anesthesia Care possano aver avvantaggiato la Swiss Anesthesia Solutions: «Le gravi difficoltà finanziarie erano iniziate ben prima del procedimento penale. Il commissario non ha potuto che constatare una situazione contabile estremamente grave che lo ha costretto, sempre con l’avallo del Pretore, a prendere delle decisioni necessarie per potere garantire il pagamento degli stipendi e il risanamento parziale dei debiti». Per quanto riguarda la vendita a un prezzo modico della camera iperbarica mobile alla Swiss Anesthesia Solutions, il legale del dottor Camponovo spiega che «si tratta di un oggetto che non aveva più un valore rilevante, anche se era inizialmente molto costoso, e la cui vendita ha permesso di sgravare di un leasing oneroso Hospita e di liberare a favore della società un importo che era depositato quale garanzia del contratto».

 

In merito al nuovo contratto di lavoro datato 1.3.2024 che ha garantito a Sabrina Aldi una disdetta di sei mesi, l’avvocato Fornara spiega che esso è «dovuto al fatto che la Signora Aldi – poi licenziata per avere scoperto delle irregolarità che si voleva tener nascoste – abbia voluto tutelarsi ed avere il tempo necessario per ritornare alle sue attività di avvocato indipendente in caso di conclusione del rapporto di lavoro con Hospita».

 

Il legale ribadisce infine che il dottor Camponovo è accusatore privato e quindi parte lesa nella procedura penale.



Nella foto del 23 dicembre 2023, Sabina Aldi, Eolo Alberto, sua moglie e Claudio Camponovo sorridono ad una partita di disco su ghiaccio.

Pubblicato il

19.02.2025 11:14
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