Raffaella Brignoni

L'autore ha scritto 18 articoli
Femminismo
25.05.2023

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Raffaella Brignoni

La testimonianza di una venditrice in conflitto con il suo diretto superiore per una questione di genere: «Non piace la mia sicurezza e, per paradosso, la mia professionalità invece di essere valorizzata è punita».


Verso lo sciopero
25.05.2023

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Raffaella Brignoni

Sarà un 14 giugno carico di significati collettivi e personali, come ogniqualvolta la storia assume forma e fa da spartiacque fra un prima e un dopo. Non esistono battaglie isolate e serve proprio a ricordare questo principio uno sciopero che vogliamo chiamare femminista, perché i problemi delle donne nascono da un sistema culturale dominatore nei loro confronti. Più salario, dunque, ma anche più rispetto.


Verso lo sciopero
16.05.2023

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Raffaella Brignoni

Manca meno di un mese allo sciopero femminista e sai perché nonostante lavori, fatichi a vivere del tuo stipendio? Il divario salariale con gli uomini non è solo conseguenza dei tempi parziali, ma ha una base strutturale. Un nuovo studio dell’Unione sindacale svizzera (Uss), presentato oggi a Berna, mostra le origini della diseguaglianza («conseguenza della svalutazione storica dei cosiddetti "lavori femminili"») e indica il modo per superare il problema: migliorare i Ccl, aumentare gli stipendi.

Sanità
11.05.2023

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Raffaella Brignoni

Domani sarà il 12 maggio, la giornata internazionale delle cure: quale miglior occasione, a un mese dallo sciopero femminista, perché la ricorrenza si trasformi in un momento di denuncia per le pessime condizioni di lavoro nel settore sanitario? E così, proprio oggi, il personale delle cure con varie azioni sparse per la Svizzera torna a lanciare l’allarme, chiedendo l’attuazione immediata delle cinque misure d’urgenza.

Noi proponiamo la drammatica e cruda testimonianza di un'assistente di cura: «Ho visto lasciare persone morire come cani, mi sono rifiutata di prendere parte alla violenza di lavare i pazienti in piena notte per guadagnare tempo».

Giornata internazionale
01.05.2023

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Raffaella Brignoni

È qui la festa? Quale festa? Quella delle donne bistrattate dal mondo del lavoro, sottopagate, sovraoccupate, che andranno in pensione con rendite miserabili rispetto agli uomini?

No, non ci può essere nulla da celebrare, se non reclamare i propri diritti. Sarà per questo che è un Primo maggio grigio e piovoso, come lo è la situazione vissuta ogni giorno dalle donne. Il cielo non poteva splendere, se lo avesse fatto sarebbe stato una beffa nei confronti delle lavoratrici, ma in ben 1’500  hanno dimostrato loro solidarietà, partecipando alla manifestazione che si è tenuta questo pomeriggio a Bellinzona.

 

 

Personale di cura
27.04.2023

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Raffaella Brignoni

Le cure e l’assistenza ad anziani disabili e malati sono compiti svolti 24 ore su 24, 365 giorni all’anno senza sconti né santi che tengano.

Si lavora a turni, la sera, la notte, durante il fine settimana o nei giorni festivi in un settore che è declinato soprattutto al femminile.

Quali trucchi inventano le donne per riuscire a incastrare l’impossibile? Lo abbiamo chiesto a tre lavoratrici attive in case medicalizzate.

 

 

Legge sugli orari del commercio
20.04.2023

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Raffaella Brignoni

È un invito a votare no senza esitazioni il prossimo 18 giugno, quando il popolo ticinese dovrà esprimersi sulle modifiche alla Legge sulle apertura dei negozi. Perché se la tattica, attuata da chi insegue la liberalizzazione degli orari, è quella del salame (aggiungere ore su ore fino alla completa apertura dei commerci), c’è chi invita a togliersi le fette di... salame degli occhi.

 

Informazione e democrazia
07.04.2023

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Raffaella Brignoni

È il 18 aprile 1933, la prima antenna a onde medie viene installata sul Monte Ceneri, e la radio conquista il territorio con una velocità e una profondità paragonabile a quella che viviamo oggi con i nuovi media.

Altri mezzi di comunicazione sono esplosi con la stessa potenza, ma non sono – sostengono gli addetti ai lavori – sufficientemente sostenuti dalla Confederazione.

 

Dalla radio al podcast, in mezzo quasi un secolo, come è cambiato il medium?

Diritto del lavoro
13.04.2023

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Raffaella Brignoni

Il caso è «vergognoso». E il fatto che «questo licenziamento sia avvenuto in Posta, un’azienda che appartiene alla Confederazione, è molto preoccupante» evidenzia Marco Forte, responsabile regionale syndicom Ticino e Moesano. Di più: per Chiara Landi, presidente donne USS-Ti, «la storia di questa lavoratrice licenziata da una grande azienda come La Posta per aver rivendicato i propri diritti è una vicenda emblematica, che oggi diventa il simbolo di tutte le persone che subiscono ingiuste interruzioni dei rapporti di lavoro, che comportano gravissime ripercussioni non solo sulla vita professionale, ma anche su quella privata e sul loro stato di salute psico-fisico».


E così syndicom e l’Unione sindacale svizzera (Uss) chiedono al Consiglio federale di intervenire per colmare le lacune giuridiche nel caso dei licenziamenti abusivi.

 

Verso il 14 giugno
07.04.2023

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Raffaella Brignoni

Francesca è una sindacalista preparata e combattente, con i suoi occhi grandi osserva la realtà del lavoro e lo sguardo dice tutto: c’è amarezza, certo, e come potrebbe essere diversamente, ma anche la dolcezza di chi sa che basta trovare le parole giuste e il mondo si può capovolgere. E lei le parole sa usarle e maneggiarle e con queste, che sono poi il riflesso di pensieri fondanti, sta accompagnando le lavoratrici verso lo sciopero del 14 giugno. «Prendete consapevolezza che la vostra storia è quella di tutte: dalla solidarietà nasce la mobilitazione».

Cultura indipendente
21.03.2023

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Raffaella Brignoni

Era il 28 dicembre, dopodomani sarà il 26 marzo e sulla Straordinaria, quella insolita torre alta 11 metri posata sul sedime sterrato vicino allo stadio, calerà il sipario.

Lo si sapeva: l’esperienza socio-culturale sarebbe durata tre mesi e il nome, straordinaria, evocava forse già la parola fine. Domenica la struttura inizierà a pensare alla partenza per altre città, e a Lugano che cosa succederà? Questa volta, pare essersi aperto uno spiraglio con le autorità luganesi, che hanno sempre osteggiato le iniziative dal basso.

Dopo l’esperienza de La Straordinaria una petizione e una carta d’intenti chiedono più spazi per la cultura indipendente.

Una richiesta resa forte dall’incredibile successo dell’iniziativa, che ha registrato 30mila presenze ai 150 eventi proposti.

 

Lavoratrici e lotta
16.03.2023

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Raffaella Brignoni

Le badanti in Ticino hanno fatto la storia della lotta contro lo sfruttamento e si sono contraddistinte per la tenacia nella conquista dei loro diritti.

 

A dieci anni dalla costituzione del collettivo, che riunisce le lavoratrici del settore, sono tornate per ricordare le tappe della loro sindacalizzazione e per segnalare i problemi: alcuni vecchi, altri nuovi. «Con l’arrivo delle ucraine, occorre riorganizzarsi, perché abbiamo colleghe doppiamente sfruttate: per lo stato d’indigenza e per la guerra. Accettano salari da fame, che fanno male a loro e danneggiano l’intera categoria».

E cosi si aggiunge un nuovo capitolo alla storia del collettivo delle badanti nato su spinta delle immigrate polacche.

 


 

14 giugno 2023
10.03.2023

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Raffaella Brignoni

Le donne sono pronte. Non sarà un esercizio di stile, non un palco dove gorgheggiare slogan, ma la presa delle piazze svizzere per rivendicare la restituzione di ciò che appartiene loro e che da sempre gli viene rubato: il tempo, l’organizzazione della propria vita senza dover pensare a soddisfare prima i bisogni altrui, il denaro, frutto del lavoro. Si parte verso lo sciopero del 14 giugno 2023 con il manifesto di rivendicazioni puntuali, votato sabato 4 marzo a Friborgo nel corso delle assise femministe nazionali.

«Siamo donne, lesbiche, intersessuali, trans o non binarie, con o senza partner, con o senza figli; siamo sane o malate, viviamo con o senza disabilità fisiche e mentali, siamo giovani, adulte, anziane; siamo nate e cresciute in Svizzera o in un altro paese, apparteniamo a culture diverse e abbiamo origini diverse; siamo studentesse, impiegate, lavoratrici autonome, pensionate o disoccupate, lavoratrici del sesso, migranti e rifugiate. E chiediamo a tutte di partecipare allo sciopero femminista del 14 giugno 2023!».

 

Violenza di regime
07.03.2023

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Raffaella Brignoni


Donna, vita, libertà. Fatelo sentire da ogni parte del mondo, anche dal Ticino, che la rivolta della popolazione femminile in Iran è anche la vostra. Fatelo sentire oggi, nella giornata dedicata alle donne, che siete tutti con Mahsa, con le ciocche di capelli al vento e unitevi al corteo solidale e femminista in programma a Bellinzona.

«Nessuna bandiera di partito, solo i colori dell’Iran!». L’invito è chiaro: niente strumentalizzazioni politiche, ma volontà di partecipazione. Nella giornata dell’8 marzo, dedicata internazionalmente alle donne, non per portare loro le mimose, ma per sostenerle nel percorso del raggiungimento dei pieni diritti, oggi a Bellinzona si ricorderà Mahsa e la lotta delle giovani iraniane. Dalla stazione, alle 17.30, partirà un corteo in direzione di piazza della Foca con striscioni di solidarietà per dare poi voce, una volta davanti alla sede del governo ticinese, alla situazione in Iran.

E buon 8 marzo a tutte…

 

Parità di genere
17.02.2023

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Raffaella Brignoni

Non c’è due senza tre. E i sindacati proclamano il terzo grande sciopero delle donne, che si terrà il prossimo 14 giugno.

Dopo quelli storici del 1991 e del 2019 è di nuovo tempo di scendere in piazza a protestare e a lottare per quei diritti non ancora pienamente conquistati in Svizzera. Anzi, più che minacciati perché, per dirla con Vania Alleva, presidente di Unia, «invece che andare avanti, si sta andando indietro: è tempo di forzare il progresso e l’uguaglianza nel mondo del lavoro».

Verso lo sciopero
02.02.2023

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Raffaella Brignoni

La Svizzera non ha mai brillato in materia di diritti delle donne. Parità di genere? Non esiste e lo dimostra il divario tra gli stipendi fra donne e uomini che, facendosi più marcato al momento del pensionamento, non è giustificato da esperienza, formazione o tipo di posizione occupata. La diseguaglianza nasce lontano, dall’esercizio del potere che si fa abuso. È così che l’altra metà del cielo, quella maschile, ha sempre depredato le donne, sottraendo loro diritti e denaro. Se non è questo il malpotere...

 

 

Politica sanitaria
02.02.2023

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Raffaella Brignoni

Sono andati e andate costantemente al di là dei loro obblighi ordinari per prendersi cura di voi, di noi. E non solo durante la pandemia. Il personale sanitario è da anni che ha superato il limite e la situazione – a un anno dalla plebiscitata iniziativa per cure infermieristiche fortiresta drammatica, nonostante i timidi segnali che giungono da Berna. «Occorre mobilitare il personale e la popolazione, perché questo è un problema di società e bisogna intervenire subito: i tempi della politica sono troppi lunghi» dice il sindacalista Enrico Borelli.

Femminismo
27.07.2022

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Raffaella Brignoni

Siamo a Buenos Aires e le donne dove sono? Ci ricordiamo le immagini delle sue piazze nel 2015 stracolme di donne al grido di “NiUnaMenos”: il movimento argentino nato contro il femminicidio e la violenza di genere, che ha travalicato le frontiere, fatto letteralmente il giro del mondo, dando impulso alla nascita negli Stati Uniti del gruppo di denuncia degli abusi sessuali #MeToo. Una mobilitazione globale per una storia antica come quella del femminicidio: atto estremo di una catena di violenze costruite su un modello gerarchico e sessista che plasma le relazioni sociali. Una storia che è sudamericana, argentina, ma anche europea, svizzera: proprio di queste settimane è la notizia dell’arresto in Ticino del marito di Doris Leuthard, l’ex consigliera federale, vittima della furia e delle minacce del coniuge.
Ma noi ora siamo a Buenos Aires. Dove sono le madri di Piazza di Maggio, dove è Azucena Villaflor, la donna che ha lottato per sapere la verità sul figlio desaparecido, finendo a sua volta ammazzata per mano dello Stato? Dove sono finite la boliviana Juana Azurduy e la peruviana Micaela Bastidas, le rivoluzionarie che hanno imbracciato le armi per l’indipendenza dai colonizzatori europei? E Julieta Lanteri o Alicia Moreau de Justo, entrambe laureate in medicina, che hanno lottato per il suffragio femminile ottenuto in Argentina, anche grazie a Eva Perón, nel 1947?