Questione di punti di vista

Versione 1 – cronista del giornale locale. "Le piccole vittime venivano attirate mediante complicati marchingegni in un labirinto da cui non sarebbero mai più state capaci di uscire. Una volta imprigionate, il loro destino era segnato. La mattanza durava da mesi ma nessuno nel vicinato aveva sospettato nulla. In quel giardino, in quella casa, abitava un uomo apparentemente mite e con fama di gran lavoratore. Doveva anche essere un discreto cuoco perché non di raro dalle sue finestre uscivano profumi invitanti. Ma un giorno, affascinato e incuriosito dalla strana forma di quei contenitori un uomo si era avvicinato… E subito l'orrore della scoperta. Piccoli corpi sfiniti dalla fatica nel tentativo di ritrovare la libertà perduta giacevano sul fondo delle gabbie in attesa del colpo di grazia.
La denuncia scattò in men che non si dica provocando sdegno in tutto il vicinato. Ma ahimé, le sorprese non erano ancora finite. Al loro arrivo nell'abitazione la macabra scoperta: chiuse in un sacchetto di plastica le vittime dell'efferatezza del mostro si presentarono in tutto il loro orrore. Spinti da una sorta di sesto senso, gli agenti avevano sollevato il coperchio di un capiente congelatore. Occhi spalancati e corpi lividi si intravedevano dietro il velo di ghiaccio che appannava la plastica. Vincendo un comprensibile moto di repulsione, mani pietose sollevarono quei piccoli corpi dalla loro tomba di ghiaccio, fino all'arrivo della scientifica per i rilievi del caso.".
Versione 2 – Proprietario di un'osteria in Toscana "Mio padre amava molto la natura, con lui ho imparato ad andare per i boschi e a riconoscere le specie animali e vegetali. La sua specialità erano gli uccelli. I pettirossi erano i suoi preferiti. I passeri, anche se ce n'è tanti, li amava di meno. Troppe ossa. E anche il gusto, come dire…'un gli garbava. Poi, certo, bisogna saperli cucinare, e la mi mamma faceva certi intingoli che se ci penso mi viene ancora l'acquolina in bocca.  Oggi ormai 'un si fa più…voglio dire… Ma se l'immagina questi clienti, con l'husky e i bambini coi loro pupazzetti del Wwf se gli dico che noi si mangia gli uccelletti?"
Versione 3- Maité, 120 chili, cuoca e animatrice di una trasmissione culinaria francese degli anni 90 intitolata "la Cuisine del Musquetaires". La presentatrice le chiede come ricorda la sua infanzia in campagna.  Maité, lo sguardo addolcito risponde. Sa una cosa?  Eravamo poveri, eppure non ci mancava niente. Tutti i giorni c'era in tavola qualcosa di buono. Avevamo le bestie e l'orto. E i miei fratelli andavano a caccia di uccellini…Ma Maité – la interrompe subito la presentatrice – gli uccellini… è proibito! Dall'alto della sua stazza Maité la guarda, allarga le braccia e risponde "Bah!" Poi torna sulla sua ricetta: fois-gras annaffiato con grasso d'oca.
Versione 4 – Giornale locale, pagina delle facezie. La foto di una polenta fumante. Didascalia: "Cip Cip, pota pota". 

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09.11.2007 14:30
Cristina Foglia