Punti di ancoraggio

Da qualche mese due dei quattro atelier di SOS Ticino, Ri-cicletta e Ri-creativo, hanno trovato nuovi e più adeguati spazi a Rivera, a poche decine di metri dal terzo atelier storicamente presente in loco, Ri-sostegno. Biciclette che trovano nuova vita, dunque, accanto a lavori di recupero di materiale tessile e di arredo, nella logica di una lotta allo spreco e di un’attenzione accresciuta all’ambiente in senso lato. Per il SOS, tuttavia, l’ambiente resta prioritariamente quello definito dalle relazioni tra le persone che fanno capo ai nostri servizi. La realtà nella quale si muove Soccorso operaio è una realtà ricca e complessa, ma anche fragilizzata, o meglio più soggetta al rischio di fragilizzazione di altre realtà. Ci occupiamo di migranti e di persone in cerca di lavoro: di chi ha dunque un percorso di vita in cui si intersecano nervature anche dolorose, e comunque incisive, non superficiali.


I luoghi nei quali si svolgono le relazioni tra gli operatori dell’associazione e gli utenti della stessa assumono di conseguenza un’importanza particolare: proprio perché devono essere il più possibile rappresentativi dello spirito che informa il nostro agire e insieme adeguati alla sensibilità, e alle fratture, di chi accogliamo. Devono o dovrebbero essere insomma punto di riferimento, luogo di approdo o forse, meglio ancora, un semplice ma sicuro punto di ancoraggio. Dove potere per un momento riposare dalle fatiche dei viaggi, concreti o dell’anima, affrontati dalle persone che accogliamo; dove riarmare la nave, per poi dispiegare a un vento migliore vele rafforzate e solide, se è concessa una rinnovata metafora marinara.Uno “scalo tecnico”, insomma, dal quale ripartire: una tappa, capace tuttavia di restituire un senso di radicamento importante.

 

Nei limiti dei mezzi di cui disponiamo, le nostre sedi di lavoro cercano di essere una buona approssimazione a quella base minima di ancoraggio di cui si è detto poco fa. I luoghi di SOS Ticino vogliono essere spazi di incontro tra le persone, dove sviluppare un atteggiamento esplorativo e di sperimentazione di sé e degli altri. Contesti di relazione capaci di riavvicinare gli spazi dell’attività (lavorativa o paralavorativa) agli spazi della vita, luoghi intermedi, dove incontrare altre persone, conversare e interagire, mettere in comune conoscenze e informazioni, condividere emozioni e intuizioni. Sarebbe bello che altri spazi, e altri luoghi, si muovessero come noi nella medesima direzione.

 

Pubblicato il

25.09.2013 22:27
Chiara Orelli Vassere
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