Società

Previsioni sbagliate, voto da rifare?

L’Ufficio federale delle assicurazioni ammette un errore di quattro miliardi sugli scenari finanziari dell’AVS. Da più parti si chiede di rivotare sul prolungamento dell’età di pensionamento delle donne, il cui risultato fu molto risicato

«Scusateci, i calcoli erano sbagliati. Tra una decina d’anni, le uscite dell’AVS saranno 4 miliardi in meno di quanto avevamo previsto». Cospargendosi il capo di cenere, Stéphane Rossini, direttore dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), si è presentato alla stampa oggi per annunciare l’errore di calcolo. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, a capo del Dipartimento federale delle istituzioni, ha avviato un’inchiesta interna per appurare le cause dell’errore. «I quattro miliardi d’errore equivalgono quasi al finanziamento della 13esima Avs» ha fatto notare l’Unione sindacale svizzera (USS) in un comunicato stampa, chiedendo «che la 13esima AVS sia versata con un anno d’anticipo, ossia nel 2025».

 

“Errare è umano, perseverare è diabolico” fa il detto. Va specificato che il calcolo degli scenari AVS è complesso. Solo «negli ultimi anni è cresciuto a più di 70.000 righe di codice di programma» hanno spiegato dall’UFAS. Ma è la seconda volta nel giro di due anni, denuncia l’USS, che l’UFAS è costretto ad ammettere errori nella previsioni. Errori che hanno un impatto diretto sulla formazione delle opinioni dei cittadini, soprattutto quando sono chiamati a votare. Oltre alla tredicesima AVS, proprio due anni fa, nel settembre del 2022, gli aventi diritto di voto in Svizzera si espressero sull’aumento dell’età di pensionamento delle donne, da 64 a 65 anni. Il prolungamento di un anno dell’attività lavorativa remunerata delle donne fu approvato dal 50,5% dei votanti, uno scarto di circa 30mila voti su 2,85 milioni di schede. Una decina di mesi dopo, l’autorità federale ammise che le casse dell’AVS «presentano un risultato nettamente più positivo di quel che era stato previsto l’anno prima». Secondo l’organizzazione sindacale, «gli errori ammessi consentono di rimettere in questione il risultato risicato dell’età di pensionamento delle donne». Una richiesta condivisa da socialisti e verdi. Questi ultimi stanno valutando se inoltrare la richiesta legale di annullare la votazione sull’età di pensionamento delle donne.

 

Un precedente esiste. Cinque anni fa, il Tribunale federale annullò la votazione popolare “Per il matrimonio e la famiglia”, bocciata dai votanti nel 2016 con meno di 60mila voti di scarto (50,8 di no). Per la prima volta nella sua storia, la massima istanza giudiziaria del Paese annullò il risultato di una votazione popolare perché aveva constatato quanto le informazioni diffuse dal governo prima dello scrutinio fossero false. Nel 2008 invece, il TF bocciò la richiesta dei socialisti di annullare la votazione sugli sgravi alle imprese per aver sottostimato in maniera importante la diminuzione delle entrate fiscali della Confederazione. I giudici federali rifiutarono di entrare in matiera, invocando la certezza del diritto, essendo la riforma già entrata in vigore. Si vedrà quale sarà il responso dei giudici nel caso qualcuno promuova un ricorso contro l’esito del voto sul prolungamento dell’età di pensionamento delle donne. 

Foto Unia

Pubblicato il

06.08.2024 17:24
Francesco Bonsaver
Editore

Sindacato Unia

Direzione

Claudio Carrer

Redazione

Federica Bassi

Francesco Bonsaver

Raffaella Brignoni

Federico Franchini

Mattia Lento

Indirizzo
Redazione area
Via Canonica 3
CP 1344
CH-6901 Lugano
Contatto
info@areaonline.ch

Inserzioni pubblicitarie

Tariffe pubblicitarie

T. +4191 912 33 88
info@areaonline.ch

Abbonamenti

T. +4191 912 33 80
Formulario online

INFO

Impressum

Privacy Policy

Cookies Policy

 

 

© Copyright 2023