Almeno 15.000 lavoratrici e lavoratori sono scesi in piazza sabato 22 settembre a Berna per rivendicare aumenti salariali, dopo tre anni consecutivi in cui i salari reali sono in discesa. Una situazione grave: sempre più persone e famiglie possono permettersi sempre meno con il loro salario. «Eppure l’economia gode di buona salute. Se i salari non vengono adeguati al rincaro, la popolazione si impoverisce. Questa politica non ha futuro», ha affermato dal palco sulla Piazza federale il presidente dell’USS Pierre-Yves Maillard. D’altro canto gli azionisti intascano importi miliardari sempre più elevati. I padroni hanno dichiarato che non intendono accordare la compensazione del rincaro né aumenti salariali consistenti: «È una vergogna», ha tuonato la presidente di Unia Vania Alleva: «Non ci stiamo! Ci aspettiamo che le trattative salariali autunnali si concludano con aumenti generali consistenti nell’ordine del 5%. Non ci accontenteremo delle briciole». Guarda il nostro video slla manifestazione. |