Pessime influenze

L'influenza porca, porcina, suina, maiala… non si sa neanche bene come chiamarla. Avete capito, quella che viene dal Messico. Insomma si è urlato tanto al lupo, al lupo o al maiale al maiale, doveva stenderci tutti come la peste del Trecento e invece… nada. Per carità, nessuno si lamenta, meglio così. Però niente e nessuno mi vieta di credere che dietro a questa storia ci sia un complotto. O diversi complotti.
Il Messico esce dalla siesta più lunga della sua storia. Una vittima accertata dell'influenza suina è l'economia messicana. Un duro contraccolpo per il paese centroamericano. Dunque potrebbe trattarsi di una vendetta Maya contro i discendenti dei conquistadores bianchi.
Oppure potrebbe trattarsi di un complotto semita. Musulmani ed ebrei non mangiano carne di maiale perciò hanno contaminato i porci per spingere il resto del mondo alla conversione. E, notate la perfidia!, tutto questo avviene alla vigilia della stagione delle costinate.
Ma alla base della diffusione della nuova influenza potrebbe esserci anche un complotto dei maiali stessi. Proprio perché si stanno scaldando i barbecue i suini quest'anno potrebbero aver deciso di ammutinarsi. Ogni anno, ogni estate avvengono stragi silenziose o leggermente sfrigolanti sulle nostre griglie da giardino. Ciò che preclude ai maiali una vita da spensierati tripponi. Ed ecco la salvezza nel virus da trasmettere ai loro macellai.
Forse si tratta di un complotto degli animali commestibili in generale. I maiali si sono un po' visti alle strette. Le mucche sono sfuggite al patibolo abbandonandosi alla pazzia, gli agnelli hanno trovato rifugio nell'afta epizootica ma, diciamocelo, l'idea più brillante l'hanno avuta i polli. L'influenza è banale a trasmettersi però può essere bella perniciosa. Quanto basta per seminare il panico tra gli umani. Così i maiali si sono semplicemente accodati a una tendenza già in atto tra le bestie da reddito. Al momento ci sono cavalli e conigli che si stanno arrovellando per trovare una patologia loro. I cinghiali già vanno dicendo che quello che ti può trasmettere un maiale te lo può attaccare anche un cinghiale. Il resto della selvaggina scuote la testa, il suo male di stagione è circoscritto all'autunno e si chiama caccia. Un pensiero finale vada ai serpenti in Cina che si lamentano perché non gli riesce di starnutire in faccia a nessuno.
E se fosse un complotto dei media? Ormai tutti si stanno assuefacendo alla crisi economica che, francamente, è un argomento un po' barboso. Una bella apertura di telegiornale su una possibile pandemia è decisamente più avvincente. L'unico problema è che questa carta non puoi giocartela troppo spesso perché se no il pubblico non ti crede più.
A proposito di economia, e se fosse un complotto di La Roche per rilanciare le vendite di Tamiflu? O sarà il solito complotto dei virus ai nostri danni. Sono arrivati sulla terra prima di noi e si vede che non hanno sempre voglia di condividerla e così da secoli ci fanno la guerra. E noi a loro. Tiè.

Pubblicato il

15.05.2009 14:00
Flavia Parodi
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