L'Associazione Svizzera Inquilini ha lanciato ad inizio autunno 2009 in Ticino una petizione per chiedere allo Stato di intervenire nel mercato immobiliare e, per mezzo di una società anonima a capitale pubblico, acquistare gli stabili messi all'asta in modo da creare un parco alloggi a pigione moderata. La petizione era stata lanciata al motto: adesso tocca a voi! Abbiamo chiesto ai nostri inquilini , svizzeri e stranieri, di mobilitarsi e firmare una petizione per chiedere allo Stato di entrare sul mercato dell'alloggio come protagonista tenendo conto delle esigenze dei più deboli ed evitando di continuare a gettare soldi pubblici al vento. La richiesta al Governo, come ben sapete, è stata avanzata più di una volta senza che ci fosse mai stata prestata attenzione. Tale strategia del silenzio e di indifferenza o rifiuto è stata adottata sia dal Governo che dal Parlamento anche su altre nostre proposte. Aver ottenuto 735 vostre firme di appoggio su 7 mila 300 soci, senza che l'Associazione inquilini inviasse inviti personali o facesse delle bancarelle o altre iniziative, è da considerarsi un risultato davvero eccezionale. Questa considerazione positiva possiamo farla poiché sappiamo cosa vuole dire di solito raccogliere firme avendo una lunga esperienza in questo ambito. Restare tranquilli in ufficio e vedere arrivare ogni giorno per un mese delle firme ci ha confermato la voglia di un gran numero di persone di farsi sentire. Voglia che ci auguriamo gli inquilini riescano ad esprimere, perché sono la maggioranza della popolazione anche se le autorità cantonali fanno finta di non accorgersene e sono più attente alle richieste dei proprietari che sono ben rappresentati in queste istituzioni. A conferma di ciò siamo certi che quando questo numero di area andrà in stampa e leggerete questo articolo il Parlamento avrà molto probabilmente già avuto modo nel frattempo di bocciare un'altra nostra proposta che riguarda l'introduzione dell'obbligo di allegare il formulario ufficiale da consegnare con il contratto di locazione al nuovo inquilino in modo da metterlo a conoscenza delle condizioni (in particolare del canone di locazione) in vigore con l'inquilino precedente. Questa trasparenza nel fissare la pigione iniziale non piace alla maggioranza dei deputati. Speriamo di essere smentiti.
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