Per un federalismo più efficace

Il meccanismo del federalismo attuale comporta spesso degli effetti perversi: il cantone che spende di più, per esempio per un inceneritore, riceve più soldi. Le regole odierne favoriscono lo spreco e non hanno impedito il crescere del divario tra cantoni ricchi e poveri. Tutti sono d’accordo di cambiare le regole e, finalmente, la grande riforma è pronta per la votazione popolare che si svolgerà il 28 novembre. La Nuova impostazione della perequazione finanziaria (Npc) e dei compiti tra Confederazione e Cantoni è un’opera molto complessa. Il suo scopo si può sintetizzare in questi termini: • Migliorare la compensazione tra cantoni poveri e ricchi. • Finanziamenti secondo il bisogno sia per le zone di montagna sia per compiti e oneri specifici dei centri. • Sussidi federali globali per opere nei cantoni. • Riordino dei compiti in 18 settori, di cui 11 vanno ai cantoni, 7 alla Confederazione esclusivamente, come per esempio le strade nazionali. Secondo alcuni esperti tutta la Svizzera dovrebbe trarre vantaggio da questo grande progetto; ne risulterà un federalismo più equo e più efficace. Siccome questo riordino tocca moltissimi aspetti ci sono, secondo la visione politica, dei punti critici o persino inaccettabili. Uno dei compiti dal quale si ritirerà la Confederazione è l’aiuto agli invalidi. Saranno i cantoni che dovranno finanziare la costruzione di foyers e di laboratori per invalidi e che si dovranno anche occupare della loro formazione. Ciò rappresenta la principale ragione per cui la maggioranza dei parlamentari socialisti ha bocciato la Npc. Un po’ sbrigativamente anche la direzione del Pss raccomanda il no, ma sarà compito del congresso socialista svizzero a decidere la parola d’ordine. Tuttavia molti socialisti non sono convinti che si debba respingere questa grande riforma, anche alcuni parlamentari ci stanno ripensando, e parecchi socialisti si impegnano attivamente in favore della Npc. La grande maggioranza dei cantoni approfitterà della nuova perequazione finanziaria e in quei cantoni sarà difficile convincere i cittadini a votare no. Molti socialisti a livello cantonale vedono soprattutto vantaggi. Il Consigliere di Stato socialista del canton Soletta Rolf Ritschard ha detto in un’intervista che la situazione attuale è catastrofica e non sarebbe comprensibile respingere questa opera d’intesa che comporta una maggior compensazione tra i cantoni. Anche l’economista dell’Unione sindacale svizzera, Serge Gaillard, consiglia pubblicamente un sì. Solo il Canton Zugo, quello finanziariamente più forte, si è espresso egoisticamente contro la Npc. Ma il Canton Zurigo che dovrà versare una cifra maggiore in favore della perequazione, precisamente 219 milioni ogni anno, difende la riforma. La difendono pure le associazioni della città e i comuni del canton Zurigo. Questo complesso riordino del federalismo merita quindi di essere valutato nel suo complesso e non solo per alcuni aspetti come sembra abbiano fatto i parlamentari socialisti.

Pubblicato il

24.09.2004 14:30
Beat Allenbach