Spazio Amnesty

La pandemia da Covid-19 ha messo in discussione i diritti umani? Negli scorsi mesi abbiamo rinunciato alla libertà di muoverci, il lavoro è diminuito, se non sparito, l’accesso alla giustizia e alla salute è diventato più complesso. Il personale sanitario ha dovuto rinunciare alla sicurezza sul luogo di lavoro e molti studenti all’istruzione.


Lo abbiamo fatto per proteggere un diritto comune e più prezioso, la vita e la salute. Ma in un momento in cui la sopravvivenza nostra e delle persone accanto a noi pare divenuta la misura della possibilità di accesso ai nostri diritti, è fondamentale ricordare le parole del preambolo della Dichiarazione Universale: «Il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità». Difendere e vegliare sui nostri diritti è importante in ogni circostanza.


Ma per farlo abbiamo bisogno di conoscerli, si tratta di un sapere irrinunciabile che troviamo in tutti i piani di studio delle scuole svizzere. Una democrazia si fonda su persone preparate e consapevoli, che possano essere scudo per chiunque voglia limitare le loro libertà e i loro diritti. In questo caso le appartenenze politiche non hanno valore, i diritti ci definiscono e ci permettono di realizzare la nostra dignità, sono la base per poter vivere ogni giorno la libertà di opinione e lo stato di diritto, la giustizia e l’accesso su base paritaria a sanità, istruzione, cultura, assistenza sociale.


Amnesty International collabora con le scuole in Ticino con progetti di educazione ai diritti umani, un processo che stimola il pensiero critico, prende in esame valori e comportamenti individuali e sprona al mutamento e all’azione. I nostri incontri partono da un momento di ascolto: chiediamo ai ragazzi cosa serve loro per vivere e per essere felici. Dall’elenco dei bisogni nasce l’elenco dei diritti, delle libertà e la volontà di difenderli. I diritti sono quello che ci permette di divenire chi siamo, gli adolescenti lo capiscono bene, affermare sé stessi è per loro una necessità. La consapevolezza che ho diritto a essere trattata/o con dignità, che nessuno potrà mai discriminarmi o impedirmi di dire ciò che penso è la base per saper difendere e proteggere i diritti delle altre persone, per vedere me stesso nell’altro e pretendere per lei/lui quello che vorrei per me.


Noi di Amnesty ci proponiamo per affiancare i docenti con incontri in classe e formazioni per docenti per sostenere lo sviluppo delle competenze che fanno dei giovani dei cittadini attivi che partecipano nella loro comunità e sono capaci di attivarsi per cambiare una specifica situazione quando sembrerà loro necessario. Solo così possiamo con sicurezza e fiducia accettare le limitazioni imposte oggi alle nostre libertà.



Pubblicato il 

10.09.20
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