Partito democratico in dirittura di arrivo

In Italia, dopo tanto parlarne, il Partito Democratico sta ormai per concretizzarsi. Infatti le liste dei candidati, tra cui quelle delle quattro aree geografiche della Circoscrizione Estero, per le "primarie" del 14 ottobre per eleggere i membri dell'assemblea costituente del Pd che si terrà, poi, il 27 ottobre, sono state presentate e ovunque si stanno tenendo dibattiti con i vari candidati. Un appuntamento importante poiché sarà la conclusione di un lungo percorso politico iniziato a metà degli anni '90, quando in Italia decisero di riunirsi in una coalizione denominata "L'Ulivo" i partiti ed i movimenti del centrosinistra del dopo tangentopoli sotto la forte spinta di Romano Prodi. Una coalizione che si riconosceva in un condiviso progetto riformista dell'Italia da contrapporre all'alleanza di centrodestra costituitasi intorno a Forza Italia, fondato da Silvio Berlusconi e che già aveva conquistato il governo del Paese con le elezioni politiche anticipate del 1994. Un progetto riformista che trovò molti consensi nel Paese ed anche tra le comunità italiane all'estero, tanto da portare L'Ulivo (alleato con Rifondazione Comunista), con il ticket di Romano Prodi e Walter Veltroni, a sconfiggere nelle elezioni politiche anticipate del 1996 il centrodestra di Silvio Berlusconi. Purtroppo nel lungo percorso per arrivare alla costruzione del partito de L'Ulivo, ovvero del Partito Democratico, si sono persi per strada alcuni importanti soci fondatori come i Verdi, i socialisti dello Sdi e più recentemente, in occasione dell'ultimo congresso dei Democratici di Sinistra, un gruppo di dirigenti e parlamentari diessini guidati dall'on.le Fabio Mussi. Mentre alcuni singoli parlamentari della Margherita hanno già preannunciato che non aderiranno al nuovo partito. Così che adesso della vecchia coalizione, si ritrovano ad essere fondatori del nuovo partito solo la Margherita ed i Democratici di Sinistra e gruppi, movimenti e singoli cittadini che si stanno impegnando con le primarie per eleggere i membri dell'Assemblea Costituente del Pd. Per tutti i socialisti, che fin dall'inizio si sono impegnati ne L'Ulivo ed hanno creduto fermamente nel progetto di un nuovo ed unico partito riformista di centrosinistra, è un vero peccato che ora, nel Pd, non vi siano proprio lo Sdi e la Sinistra Democratica dell'on.le Mussi: lo Sdi perché, avendo spostato la sua linea politica tradizionale verso un socialismo fortemente laico e radicale, ha preferito costituire la Rosa nel Pugno con Marco Pannella; il movimento dell'on.le Mussi perché, ergendosi a difensore del socialismo in Italia, non ha avuto garanzie sulla futura collocazione internazionale del nuovo partito nel Partito socialista europeo (Pse) e nell'Internazionale socialista (Is). Un vero peccato, perché la defezione dello Sdi e di Sd ha certamente indebolito nel nascente Partito Democratico la componente di estrazione socialista. E, paradossalmente, proprio l'assenza dello Sdi e di Sd ha reso più fragile anche la prospettiva della futura adesione del Pd al Pse ed all'Is pur essendo le uniche strutture sovranazionali esistenti in cui si ritrovano i principi fondanti del Pd. Tutti obiettivi per i quali, comunque, in molti si batteranno anche se si deve essere coscienti che, quando si costruisce qualcosa con altri, ognuno deve saper rinunciare a qualche peculiarità!

Pubblicato il

28.09.2007 12:30
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