Parola di pecora nera

Sabato scorso l'Unione democratica di centro (Udc), il maggiore partito svizzero, aveva indetto una marcia a Berna in conclusione della campagna elettorale a due settimane dalle elezioni. L'accesso alla città vecchia è stato loro impedito da gruppi di manifestanti. Partendo dal fatto di cronaca, la stampa estera ha condannato la politica di estrema destra dell'Udc, interrogandosi sul clima xenofobo che si registra in Svizzera, mentre politici e media elvetici hanno preferito puntare l'indice sull'incapacità delle forze dell'ordine o sui manifestanti che hanno bloccato la marcia Udc. Accusati anche gli organizzatori di una manifestazione in Piazza della Cattedrale, definita pacifica dalla stessa polizia bernese, che ha raccolto migliaia di persone per dire no alla politica di Blocher. area ha intervistato Dinu Gautier, membro del comitato «Pecore nere», promotori della manifestazione sulla Piazza della Cattedrale.

L'invito a manifestare contro la marcia dell'Udc è stato molto seguito. Migliaia di persone vi hanno partecipato. Come spiegare il successo di questa mobilitazione?
L'Udc sta conducendo una campagna razzista. È un partito di estrema destra come scrive il New York Times. Molte persone stanno cominciando a comprendere la vera natura dell'Udc. Questo spiega perché migliaia di persone erano nella piazza della Cattedrale e altre migliaia erano nelle strada a bloccare la marcia del trionfo di questo partito sempre più apertamente razzista.
Nei giorni precedenti alla manifestazione avete discusso e valutato il rischio che in caso di incidenti si sarebbe fatto un favore alla campagna elettorale di Blocher. Come avete valutato questo aspetto?
Sapevamo che in tutti i casi ci sarebbe stata una resistenza alla marcia dell'Udc, anche se non avessimo organizzato la manifestazione sulla piazza della Cattedrale. Come comitato Pecore nere non abbiamo invitato a bloccare la marcia Udc, ma volevamo offrire uno spazio per le persone che volevano esprimere la loro opposizione tranquillamente, anche per chi il 21 ottobre non potrà votare. C'erano molte persone che non volevano lasciare marciare l'Udc a Berna. La gran parte erano dei blocchi pacifici, persone sedute per terra, alle quali la polizia ha reagito con lacrimogeni e proiettili di gomma. Non comprendiamo cosa hanno visto molti media, perché è molto diverso da quello che ha visto la gente che era nelle strade.
Di fatto ora però i media parlano di un favore all'Udc…
L'atteggiamento "politicamente corretto" è quello che stanno predicando da anni sia i partiti borghesi che quelli di sinistra nei confronti dell'Udc. La tattica sarebbe quella di non parlare dell'Udc per non dargli copertura mediatica, oppure di dire che bisogna integrare la politica dell'Udc, così che quest'ultima sarà marginalizzata. Questa tattica ha portato ad accettare tutto e a non resistere mai. Noi pensiamo invece che la resistenza alla politica dell'Udc sia necessaria e bisogna renderla evidente.
Oggi il partito di Blocher si dice la vittima e invoca la libertà di espressione. Qual'è la vostra risposta?
Il razzismo non è un'espressione. È un crimine. Non si possono più accettare le provocazioni. Bisogna far emergere il conflitto per risolvere il problema. Fa sorridere poi pensare ad un diritto negato di libertà di espressione. La Svizzera è inondata di manifesti pubblicitari Udc, Blocher avrà un programma televisivo su quattro canali, usano la Weltwoche per la propaganda e il ministro della giustizia usa il suo ruolo per fare comizi stampa. Semmai il problema è inverso…
Quale è il vostro giudizio sul comportamento della polizia?
Non tocca a noi muovere delle critiche alla polizia. Ci sono già abbastanza persone che la stanno criticando.
Alcuni Verdi hanno chiesto l'espulsione dal partito. di Daniel Jenni, organizzatore della manifestazione in piazza della Cattedrale.
Va specificato che sono i verdi liberali. Come ha detto lo stesso Jenni, stanno facendo un processo alle intenzioni dicendo che lui era segretamente contento degli incidenti. È un processo di tipo "stalinista".
Mentre il resto della sinistra come lo giudicate?
Posso parlare solo della sezione bernese del Partito socialista. È stato superato per coraggio e onestà dai consiglieri federali Pascal Couchepin e Samuel Schmidt. Dopo sabato, il Ps Berna sta attaccando la manifestazione della piazza Cattedrale, dimenticandosi di avervi aderito. Non crediamo che questo partito abbia il coraggio e la capacità necessaria per resistere all'Udc cantonale.
Ora tutti sono alla ricerca dei colpevoli. Inevitabilmente verrà attaccata politicamente la Reithalle (Centro sociale autogestito di Berna).
Si, ci proveranno. Ma quanto successo in realtà ci rafforza, perché molte persone hanno visto cosa è realmente successo a differenza di quanto descritto nei media. E nel caso di bisogno, si mobiliteranno per difenderla.

Pubblicato il

12.10.2007 04:00
Francesco Bonsaver