I nostri collaboratori prestano più di 5'000 consulenze all'anno per via telefonica o direttamente nei nostri uffici. Ci capita spesso di osservare come esistano ancora, nei rapporti con il padrone di casa, alcuni miti da sfatare.
• Non è vero che qualora nello stesso immobile vivono inquilini che detengono cani o gatti il divieto di tenere animali domestici previsto dal (proprio) contratto venga a decadere. Il locatore può sottoscrivere accordi differenti tra i vari inquilini dello stesso immobile. Eventuali concessioni accordate ad uno o più inquilini non fanno nascere dei diritti per gli altri. • Non è vero che il fatto di costruire la propria casa liberi l'inquilino dal contratto. Anche in questo caso si potrà dipartire dal contratto mediante una disdetta ordinaria o proponendo al locatore almeno un valido subentrante. • Non è vero che per restituire anticipatamente un alloggio sia necessario trovare almeno 3 subentranti. L'inquilino è liberato dai suoi obblighi contrattuali se presenta anche un solo subentrante "valido". Quest'ultimo dovrà essere solvibile e disporre di un reddito sufficiente a coprire il costo della pigione. Non sono validi motivi per non accettare un subentrante tutti quegli aspetti legati alla persona (religione, nazionalità, ecc.), non è nemmeno un valido motivo il fatto che il subentrante – a differenza dell'inquilino uscente - abbia moglie e figli, sempre che l'appartamento sia sufficientemente grande per ospitarli in maniera consona. Qualora il locatore rifiuti senza validi motivi il subentrante, l'inquilino in partenza è comunque liberato dal pagamento delle prossime pigioni. • Non è vero che alla fine del rapporto contrattuale l'inquilino debba ritinteggiare bagno e cucina. Il ritinteggio di tutti i locali è a carico del locatore. Che l'inquilino sia rimasto in un appartamento 6 mesi o 10 anni, egli dovrà pagare il ritinteggio solo nel caso abbia danneggiato i muri al di là della normale usura. • Non è vero che l'inquilino sia obbligato a lasciare la cosiddetta "terza" chiave all'amministrazione o al portinaio. L'appartamento è e rimane "territorio" dell'inquilino in cui egli ha il diritto di godere dell'assoluta privacy. Il padrone di casa (o chi per esso) che entra in locali locati dall'inquilino senza il suo consenso esplicito commette una violazione di proprietà, azione che è sanzionata dal Codice Penale svizzero. • Non è vero che quando l'alloggio o l'immobile viene venduto è necessario rifare il contratto con il nuovo padrone di casa. Per legge il nuovo proprietario "acquista" anche il contratto di locazione e diviene locatore. E per finire… • Non è vero che il padrone di casa la spunta sempre. Diversi sono gli inquilini che ci chiedono consigli si accorgono che molto spesso un nostro intervento e un nostro aiuto riesce a risolvere la situazione a favore degli inquilini. Per cui… passate parola! Associatevi e agite in difesa dei vostri diritti! |