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Giustizia

‘Ndrangheta e mafia cinese: due arresti in Ticino

Perquisizioni e arresti tra la Svizzera e l’Italia contro la criminalità organizzata legata alle cosche calabresi e a cittadini di origine cinese. Coinvolti cittadini e società con sede nella Confederazione, dove è stata aperta un’inchiesta.

Questa mattina all’alba gli agenti della Fedpol hanno effettuato diverse perquisizioni in Ticino, nei Grigioni e a Zugo nell’ambito di una nuova inchiesta sulla criminalità organizzata sull’asse Lombardia-Svizzera. Due persone sono state arrestate in Ticino.

 

La notizia è stata confermata dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) che coordina le indagini elvetiche. L’operazione odierna, scrive la Procura federale «si è svolta in stretto coordinamento con le Procure italiane di Brescia e di Milano, Direzioni Distrettuali Antimafia, con le quali il MPC ha istituito nel 2022 una squadra investigativa comune (SIC), con la partecipazione di fedpol e della Guardia di Finanza italiana».


Proprio da Brescia è arrivata oggi la notizia dell’arresto di altre sei persone, sospettate di aver promosso e eseguito il sequestro di un imprenditore nonché di condotte estorsive “poste in essere secondo le modalità tipiche mafiose”. L’inchiesta, si legge sul portale Brescia Today, ha portato alla luce la presenza sul territorio bresciano di due strutture complementari, di cui una partecipata da persone legate alla cosca ‘ndranghetista Piromalli-Molé.

 

La vicenda potrebbe però inserirsi un contesto più ampio, connesso ad indagini sulla criminalità finanziaria a cui avrebbero partecipato anche dei cittadini cinesi residenti in Lombardia. Nel maggio del 2022, infatti, la Direzione distrettuale antimafia (DDA) della Procura di Milano ha inviato all’MPC informazioni in merito a presunte attività illecite di riciclaggio di denaro realizzate in Italia da cittadini cinesi.

 

Informazioni, spiega la Procura federale, che «riguardavano la gestione di ingenti somme di denaro in contanti derivanti da traffici di sostanze stupefacenti e da altre attività criminali». Dopo aver verificato il sospetto coinvolgimento di alcuni cittadini e di società attivi in Svizzera, sempre nel maggio 2022, l’MPC ha aperto un proprio procedimento penale per riciclaggio aggravato e chiesto assistenza giudiziaria a Cina, Hong Kong e Taiwan.

 

 

 

Pubblicato il

27.02.2025 11:46
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