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Mia figlia ha pianto
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Martedì sera mia figlia ha pianto. Ha pianto forte, come non la sentivo fare da molto tempo. Non capivo cos’avesse, lei che è così piccola. Poi mi sono reso conto: era di là con la televisione accesa. Maledetta tv, e incoscienti noi genitori che l’abbiamo lasciata in balia, anche se solo per un attimo, di qualche abominevole programma: assassini, stupri, guerre, violenze? Sono corso di là e l’ho vista davanti al concorso canoro per bambini “Mara&Meo”. L’ho presa in braccio, ho tentato di consolarla. Invano. Continuavo a non capire. Allora ho guardato un attimo il programma, lei con la testolina sulla mia spalla che singhiozzando guardava da un’altra parte. E aveva ragione. Bambini costretti a fare le caricature di sé stessi per la gloria di qualche adulto megalomane e il gongolamento generale di genitori e benpensanti vari. Ho spento la tele e le ho spiegato che no, i bambini non sono così deficienti come ce li mostra la tv. Lei s’è consolata ed è corsa di là a giocare. Io ho riacceso la tele, sono finito sulle bombe di Falluja e mi sono sentito rassicurato: sì, in compenso gli adulti sono tanto idioti quanto ce li mostra la tv. E sono andato di là a giocare anch’io.
Pubblicato il
19.11.04
Edizione cartacea
Anno VII numero 47
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