Ma com'è triste la domenica così vuota!

bisogni cambiano, o meglio, ce li hanno cambiati. Non si esce più di casa senza il telefonino. Se si dimentica, si torna indietro, come si fa col borsello. Mi hanno detto che alcune mamme di Milano obbligano i figli a portare il telefonino in passeggiata scolastica anche contro il regolamento della scuola. Così, forse, saranno in orario col fuoristrada parcheggiato in seconda fila, quando il pargolo tornerà da un’estenuante passeggiata di duecento metri a piedi. Lo accoglieranno con un paio di lattine di Coca-cola, un paio di merendine e dopo tanta fatica lo scarrozzeranno a casa, davanti alle tele, al sicuro. Ah le mamme premurose! E loro potranno continuare la telefonata iniziata in auto, quando il pargolo, con la bocca piena, cercava di raccontare quel che aveva visto in gita. I negozi aperti sono un’altra delle nostre grandi preoccupazioni. Come se la morte per fame e per sete fosse sempre in agguato. Per questo si vede sempre più gente in giro con la bottiglietta d’acqua a portata di mano e il sacchettino degli snack. «Non ho niente in casa» mi dice un’amica con orrore! Corro al distributore di benzina a comperare il pane fresco (e dal fornaio a fare il pieno?), pago una bottiglia di vino mediocre un prezzo spropositato e infilo nel cestino anche un paio di tavolette di cioccolata. Tanto poi andiamo a smaltirle in palestra… «E nüm a pagum, e nüm a pagum» cantavano quei buontemponi della Palmita. Peccato che sia diventato un “leitmotiv” della Lega. La melodia, e come la cantavano allegramente con quell’aria da furboni, sembra fatta apposta per descrivere questo bisogno di sentirsi vivi attraverso le attività a pagamento, l’acquisizione febbrile di beni di quinta necessità. «Vieni a trovarmi una domenica» ho detto a una conoscente. Risposta: «ma cosa vengo a fare che è tutto chiuso?». È vero, non ci avevo pensato. Le ho detto «hai ragione», e non l’ho più invitata. Sul piano di Magadino da qualche tempo cresce un nuovo tipo di ortaggi. La Nike di Samotracia, l’Apollo, la Venere che fa capolino tra i flutti… e naturalmente fioriere e nanetti. La coltivazione cresce, aumenta di mese in mese e adesso c’è pure l’illuminazione notturna (come per le piantine indoor). Bianco e puro il discobolo si piega leggermente, pronto per il lancio che andrà a colpire l’esposizione di auto ultimo modello, che bevono benzina a ettolitri ma sono il massimo della libertà. Il disco finirà fra i cuscini “decorativi” dopo aver infranto un paio di vetrine del capannone con i mobili più convenienti e che si trova, come dicono negli spot, “13 volte in Svizzera”. Ma vuoi mettere? Sul piano di Magadino ce ne sta di roba! Sta venendo su un altro bel supermercato a prezzi stracciati e chissà quante belle costruzioni utili ci aspettano ancora. Tutte aperte di sabato e domenica e alla sera fino dieci. Così non dovremo più annoiarci in quelle domeniche vuote in cui non c’è niente fare!

Pubblicato il

11.11.2005 13:00
Cristina Foglia
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