Lodi al Festival, con alcune riserve

Durante i dieci giorni del Festival internazionale del Film di Locarno diversi cittadini si sono liberati dei programmi delle cosiddette “tv deficienti” e hanno visto immagini stimolanti. Il Festival cerca di collegare cinematografie diversissime, costruire ponti, contatti, simpatie per altre culture. Anche quest’anno mi ha offerto la possibilità di scoprire narrazioni cinematografiche di nicchia. Ho visto film che saranno rari da recuperare oppure che spariranno dalla scena culturale al primo soffio di vento. Ma ho anche avvertito l’onnipresenza degli sponsor. Su un gadget ricevuto in omaggio dal Festival i nomi degli “sponsors et partenaires principaux du Festival” erano stampati più grandi del logo del Festival stesso e uno sponsor criticava le precedenti edizioni, poiché non convincevano: magari in futuro daranno loro “un aiuto” per impartire un’immagine positiva del festival, prendendo il sopravvento e portandoci il vento della speranza. Un vento fresco, multiforme ci è arrivato dalla sezione “Indian Summer”, retrospettiva sul cinema indiano contemporaneo. Però, in questa sezione mi mancavano i documentari che mi avrebbero permesso di esplorare l’altra faccia di Bollywood, visto che la retrospettiva aveva come partner finanziario il nostro Dsc di Berna, la Direzione per lo sviluppo e la cooperazione. Mancavano i documentari che avrebbero permesso di controbilanciare le immagini fastose e fiabesche di un’India nascosta? Si vede che forse qualcuno non gradiva “la cooperazione informativa”. I nostri politici sono sempre presenti agli Eventi di questo calibro. Brindano, scrivono, orano, ma poi sono sempre assenti alle prime dei nostri film durante l’anno. Il cinema svizzero merita più attenzione, più stima durante tutto l’anno, non solo per gli Eventi estivi. Ma questi Eventi oscillano fra premi internazionali, abbastanza cospicui, che poco hanno a che fare con l’ironico premio boccalino servito su una tavolozza di legno premiando un film svizzero in un’atmosfera rustica con tanto di caminetto. Per ora accontentiamoci. Saluti dal Ticino. * regista cinematografico

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23.08.2002 06:00
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