Non passa giorno senza che in Ticino non ci si esalti per le eroiche gesta del nuovo vescovo Donminogrampa. Radio, tv e giornali sono lì a testimoniare ogni suo gesto, ogni suo pensiero, ogni sua parola. Rimbrotti alla polizia, preghiere in piazza, raccolte di omelie, ordinazioni sacerdotali, richiami al governo, ristrutturazioni di giornali, viaggi nelle valli, incontri con politici, critiche cinematografiche: dappertutto, per tutti, Donminogrampa c’è. Come Dio. Noi di area purtroppo non siamo così assidui. Però, per rifarci, abbiamo uno scoop: sappiamo che Donminogrampa è umano. L’altra sera infatti, nella Curia vescovile, Donminogrampa stava prendendo un bagno. Si ritemprava dalle fatiche vescovili di una lunga giornata di lavoro pensando al terzo mistero di Fatima quando una dirompente scoreggia l’ha sorpreso. “Toh, un pet!”, ha detto Donminogrampa ammirando estasiato il miracolo della bolla che leggiadra saliva in superficie. Fino ad esplodere in un colossale, putrescente tanfo di zolfo. Donminogrampa, una natura divina dal peto diabolico: mediamente umano. |