area frontalieri

L’obiettivo è andare avanti. Pur con tutti i limiti e i punti interrogativi sulle competenze future delle Province, i neopresidenti di Como e Varese non intendono lasciare cadere l’osservatorio permanente sul frontalierato appena costituito. Il comasco Fiorenzo Bongiasca, appena eletto a capo di Villa Saporiti, era già presente nella giunta precedente ricoprendo il ruolo di vicepresidente. Non è difficile immaginare, quindi, la volontà di proseguire lungo la linea tracciata da Maria Rita Livio. «Parliamoci chiaro – spiega – non dobbiamo illudere le persone. I nostri poteri sono limitati, peraltro siamo ancora in attesa di capire quale sviluppo avranno le Province e il tipo di ruolo che andranno a ricoprire. Per questo, il ruolo dell’osservatorio appena formato sarà essere presenti sulle questioni principali e cercare di proporre discussioni e approfondimenti su un tema particolarmente sentito e importante. Ecco, non dobbiamo perdere spazio».
L’obiettivo, quindi, è restare aggiornati e dare un contributo attivo nelle discussioni. «Purtroppo – continua Bongiasca – il nostro potere decisionale è limitato, abbiamo le mani legate. Però, poiché immagino l’ente provinciale come una grande casa dei Comuni, dev’essere un luogo dove i problemi si condividono».
Per questo, il neoeletto richiama a un’unione fra le diverse forze politiche capace d’andare oltre gli steccati politici. «Dobbiamo metterci insieme senza litigare – specifica – e dare una mano alle amministrazioni piccole. Lasciamo da parte gli schieramenti e le divisioni per i nostri cittadini che, ogni giorno, si muovono per andare a lavorare in un altro Stato».
Fra gli obiettivi, c’è lo studio della mobilità e della viabilità, la promozione di attività ed eventi sul territorio ma, soprattutto, un’azione politica a tutti i livelli per le istanze dei comaschi e varesini con un impiego oltre confine. L’osservatorio è nato non solo per monitorare il fenomeno, ma anche per divulgare informazioni corrette su questo fenomeno, con lo scopo di mantenere un clima positivo tra le parti, oltre a recepire le istanze dei lavoratori e farsene parte attiva. Inoltre, l’intento è creare un luogo dove dialogare in modo costruttivo, allargando il dibattito non solo al solito aspetto fiscale, ma portando all’attenzione anche altre tematiche che vanno dalla viabilità alla coesione sociale.
«Da parte nostra – spiega Mattia Premazzi, consigliere provinciale varesino con delega ai Frontalieri – c’è la chiara volontà politica da parte di tutto il consiglio di sostenere il lavoro dell’osservatorio. È nato sotto l’egida della precedente amministrazione, ma da parte nostra c’è la volontà di farlo funzionare al meglio perché, senza dubbio, è uno strumento utile per il territorio e per i tantissimi varesini che ogni giorno varcano la frontiera per lavorare».
Fra le priorità, c’è di sicuro la questione fiscale: «Lo sappiamo bene – aggiunge Premazzi – non è una nostra competenza perché riguarda il Governo, però nella nostra provincia è un argomento sentito. Quindi, un obiettivo è portare ai piani alti le istanze del territorio, essendo portavoce dei bisogni dei nostri cittadini».
Un altro tema cruciale riguarda la mobilità: «Vogliamo fare tesoro degli studi e delle analisi condotte e previste per il futuro – conclude Premazzi –, vogliamo creare un asse con la Svizzera per trovare una partnership su questi temi e iniziare una collaborazione specifica. Infine, è necessario valutare la possibilità di aderire ai progetti Interreg e adottare le nuove tecnologie».

 

Leggi tutta la pagina Cgil frontalieri

Pubblicato il 

05.12.18
Nessun articolo correlato