Amnesty International ha recentemente pubblicato il proprio Rapporto annuale sullo stato dei diritti umani nel mondo, nel quale l’organizzazione traccia un’analisi dettagliata delle tendenze chiave dei diritti umani per l’anno appena trascorso e i primi mesi di quello in corso. Il Rapporto mostra come le incaute politiche di austerità degli ultimi decenni abbiano eroso le infrastrutture pubbliche, ponendo le basi per la devastazione causata dal Covid-19. Un gran numero di persone sono morte a causa del virus o hanno visto le proprie condizioni di vita peggiorare drammaticamente. La pandemia ha approfondito le disuguaglianze all’interno dei paesi e tra di essi. Nelle Americhe, per esempio, 22 milioni di persone sono cadute in povertà, mentre quelle che vivono in estrema povertà sono aumentate di 8 milioni. Le popolazioni più emarginate, comprese le donne e i rifugiati, sono state colpite più duramente. Gli operatori sanitari, i lavoratori migranti e quelli che lavorano nel settore informale – in prima linea nella pandemia – sono stati traditi da sistemi sanitari a brandelli e da un sostegno economico e sociale inadeguato. Allo stesso tempo, alcuni leader hanno spietatamente usato il Covid-19 per rafforzare il proprio potere, anche approvando leggi che sopprimono i commenti sulla pandemia. In Ungheria, per esempio, il governo di Viktor Orbán ha modificato il codice penale per prevedere fino a cinque anni di reclusione per la “diffusione di false informazioni” sul Covid-19. Le istituzioni internazionali come la Corte penale internazionale e i meccanismi delle Nazioni Unite sono costantemente spinti ai margini dalle manovre politiche dei leader che cercano di minare le risposte collettive alla crisi. E i leader dei paesi ricchi hanno eluso i tentativi di cooperazione globale nella lotta contro il coronavirus comprando la maggior parte delle scorte di vaccino disponibili. Questi paesi, tra cui la Svizzera, hanno anche rinunciato a spingere le aziende farmaceutiche a condividere le proprie tecnologie per aumentare l’offerta globale di vaccini. C’è però una nota positiva in tutto questo. Nel 2020, l’impulso a sostegno dei diritti umani è venuto dalle migliaia di persone che, nel mondo, hanno manifestato per chiedere un cambiamento. Il movimento Black Lives Matter ha ravvivato la lotta antirazzista in tutto il mondo, e le proteste dello sciopero per il clima sono continuate con forme virtuali innovative. Nonostante l’aumento della violenza domestica e di genere dovuta alla pandemia, le donne hanno ottenuto importanti successi, come la depenalizzazione dell’aborto in Argentina, Corea del Sud e Irlanda del Nord. Sono questi movimenti di attivisti, guidati da persone come voi, che sono in prima linea nella lotta per un mondo migliore!
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