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Lo sportello d'orientamento sociale compie un anno

di

Francesco Mirabella
Ha da poco compiuto un anno di attività il progetto Ri-partire (Sportello d'orientamento sociale), promosso da Soccorso Operaio Svizzero.
Il progetto è nato con l'intento di orientare, attraverso la rete dei servizi sociali, gli utenti la cui indennità di disoccupazione volge al termine, coloro che non hanno ancora diritto alla disoccupazione e in generale le persone che presentano una condizione di disagio. I consulenti accolgono, agli sportelli, problematiche di ogni tipo che riflettono la difficile situazione sociale ed economica odierna.
Finanziato dall'Ufficio Misure Attive, all'interno di un programma occupazionale, il progetto è strutturato  come sportello itinerante, ovvero nelle 5 sedi presenti che coprono il territorio ticinese (Lugano, Bellinzona, Locarno, Biasca e Chiasso) operano consulenti formati in ambito sociale (o formatori del personale).
Una costante crescita del numero di utenti dimostra l'utilità del servizio erogato, nonché gli ampi margini di miglioramento dello stesso.
Le ricerche di un lavoro, le richieste di riqualificarsi professionalmente, gli aiuti economici necessari al sostentamento rappresentano solo una parte dei bisogni manifestati dall''utenza, oltre alla difficoltà di comunicare agli altri un proprio stato di disagio; ed è sotto questo aspetto che il progetto, e le persone che vi operano, dalle responsabili Eleonora Gambardella ed Elena Mora ai consulenti tutti, ha trovato la sua dimensione.
In una società sempre più frenetica ed improntata all'individualismo, dove spesso si fatica a conoscere le possibilità d'aiuto che il nostro sistema offre, lo Sportello d'orientamento sociale può e vuole crescere ulteriormente dando il suo modesto contributo affinché le persone in difficoltà possano, una volta tanto, sentirsi meno sole.

Pubblicato

Venerdì 6 Luglio 2012

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