Ambiente

Lo sperpero energetico lo pagano gli inquilini

La protezione del clima non è unicamente una questione ideologica, è anche una questione economica. La transizione ecologica verso un maggior sfruttamento delle energie rinnovabili e attraverso una riduzione dei consumi energetici è qualcosa che permetterebbe di farci risparmiare qualche soldo alla fine di ogni mese.


A differenza di chi abita in una casa di proprietà, chi abita in affitto, soprattutto in condominio, non ha nessuna possibilità di intervenire sui consumi dell’energia usata per il riscaldamento dei locali e dell’acqua, né dal punto di vista della quantità e ancor meno dal punto di vista della qualità.


I costi di riscaldamento del proprio alloggio sono interamente a carico dell’utilizzatore e quindi i proprietari immobiliari non si preoccupano dell’efficienza energetica degli appartamenti che mettono in locazione: lo sperpero di energia non è un loro problema, non sono loro a pagarlo. Per questo motivo ci sono ancora troppi appartamenti riscaldati con impianti vetusti e con isolamenti termici insufficienti.


Tra qualche settimana, il 18 giugno, saremo chiamati alle urne per esprimerci sulla “Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica”, la cosiddetta “Legge sul clima”. Si tratta di una votazione importante anche per le inquiline e gli inquilini del nostro paese. Uno dei punti centrali di questa legge è lo stanziamento di un credito quadro di 200 milioni di franchi su un arco temporale di 10 anni destinato alla sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati con combustibili fossili − gasolio e gas − e a resistenza elettrica. Finanziato dalla Confederazione, questo credito si aggiunge all’attuale “Programma promozionale in ambito energetico per il periodo 2021-2025” attivo in Canton Ticino.


L’insieme dei sussidi esistenti e quelli previsti dalla nuova legge, possono accelerare il passaggio a impianti termici più efficienti. A beneficiarne, oltre all’ambiente, sarebbero anche tutte le persone e le famiglie che vivono in un appartamento in locazione che si vedrebbero così diminuire le spese accessorie legate al riscaldamento. L’elevato costo raggiunto da nafta e gasolio rende questa transizione ancora più urgente.


Inoltre questi interventi di miglioria, tutto sommato contenuti, hanno il vantaggio di prolungare il ciclo di vita degli immobili allontanando così la necessità (o la volontà) di demolizione e ricostruzione che porta con sé gravi conseguenze come gli sfratti di massa che mettono in difficoltà molte persone e il conseguente aumento delle pigioni.


La votazione federale del prossimo 18 giugno riguarda tutti noi e il nostro portamonete, per questo l’Associazione Svizzera Inquilini ha deciso di sostenerla invitando le proprie socie e i propri soci a votare Sì!

Pubblicato il

27.04.2023 09:06
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