Liberi Filibustieri

Attratti come la mosca dalla schiena lucente dalla materia prima ancora fumante, i cosiddetti «investors» si sono gettati sullo «sport», fabbrica di sogni, oppio apparentemente privo di effetti secondari: hanno scatenato un’asta selvaggia alzando sempre più i prezzi perché la gente, lo spettabile pubblico, non ne può fare a meno. Prima in Europa c’era l’Eurovisione che aveva messo in piedi un sistema solidale che permetteva a tutti, grandi e piccini, ricchi e poveri, di vedersi perlomeno la finale degli Europei o dei Mondiali o dei Giochi olimpici in casa; o come accadeva negli anni ’50 nei siti remoti, in casa del ricco del villaggio che aveva la Tv. Ora la triade Murdoch-Kirch-Berlüsca (anche se quest’ultimo non c’entra più, ha dato tutto ai parenti) ha messo le mani su molte cose e le rivende al prezzo stabilito (da loro medesimi). Hanno strappato i diritti alle Tv pubbliche, quelle che fanno pagare il canone e non fanno vedere nulla (nel senso che non fanno vedere la squadra del cuore giorno e notte). Catturati come le mosche dal miele, grandi e piccoli fans hanno incominciato ad inveire contro la Tv (quella solita) ed hanno preso a celebrare le Tv private che ti fanno vedere tutto quello che vuoi e ti istallano anche la parabolica e ti danno anche il decoder (gratis). Ora siamo alla resa dei conti. Kirch ha strappato i diritti del calcio tedesco alla Zdf e all’Ard; quindi pagando 1,8 miliardi di dollari per due edizioni (2002/2006) si è pappato i Mondiali togliendoli all’Eurovisione. Ora si ritrova con 10 miliardi di franchi di debiti e sull’orlo del fallimento. I conti non sono tornati: perché il consumatore non è più disposto a pagare ogni cosa che vede. Costa troppo. Molto più del canone. Ora lo spettabile pubblico, quello dei fans ad oltranza, comincia a capire qualcosa in materia di pubblico e privato. Prima era la Tv di Stato che spillava 200-300 franchi dalle tasche e non faceva vedere tutti i giorni la propria squadra, ora la propria squadra si può vedere ma mancano i soldi per pagare perché tutto costa… Bene ha fatto la Triade, anzi: per evitare il loro fallimento dovrebbero far pagare 100 franchi a match. Così anche i più grulli, quelli del «a me le gabole politiche non mi interessano, voglio vedere la partita» imparerebbero ancora più in fretta. Intanto per la prima volta dal 1954 la Tv svizzera non farà vedere i Mondiali di calcio. A meno che all’ultimo istante Kirch e soci siano talmente con le gomme a terra da dover gonfiare la palla con la pompa ad aria come si faceva tempo fa su improponibili terreni di campagna. A questo punto, chissà, che magari i diritti debbano scendere a prezzi abbordabili… e i Mondiali si possano vedere tranquillamente a casa: dal Brasile al Camerun, passando per l’Arabia Saudita e il Messico.

Pubblicato il

12.04.2002 13:00
Libano Zanolari
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