La maternità non è una scelta dello Stato

Congedo maternità: brutto. Può sembrare un’entrata da dietro a gamba tesa ma, alle volte, è meglio affrontare con maschia decisione le questioni. Come dire, spesso risolve meglio una bella mitragliata che mille parole. Ah, devo scrivere? Che maniera contorta di fare politica! Oggi spieghiamo le giuste e utili ragioni per le quali l’Udc svizzera promuoverà un referendum contro il congedo maternità di quattordici settimane, approvato da un parlamento mollaccione, statalista e smemorato. Smemorato perché prima di tutto ha dimenticato che il popolo non vuole l’assicurazione maternità. Il popolo è il nostro duce e noi rispettiamo la volontà del popolo. Tant’è vero che non oseremmo mai tornare alla carica con iniziative bocciate dal popolo. Mai. Secondo di tutto, ma non per questo meno importante, l’assicurazione maternità non ce la possiamo permettere perché costa. C’è la crisi e quello che costa non ce lo possiamo permettere. Tranne l’esercito che però è utile. Ma andiamo alle motivazioni ideologiche che giustificano quanto sopra esposto. La maternità è una scelta privata. Volete davvero che lo Stato arrivi a ficcare il naso in una scelta così intima e personale? Per piacere. Sarebbe aberrante. Non siamo in Cina dove lo Stato ti dice quanti figli fare o non fare. Ma andiamo all’origine del problema: come arrivano i figli? Eh, arrivano, arrivano. Alla base ci stanno dei meccanismi complicatissimi che non possiamo esaminare in questa sede. Comunque se i figli arrivano li si tiene perché noi siamo contrari all’aborto. Dopo il primo figlio tutti capiscono quel meccanismo di cui sopra e da lì via se una persona non vuole altri pargoli sa come fare. Come sempre, chi sbaglia paga e i figli sono suoi. Lo sbagliatore paga, non lo Stato. Ecco. La maternità – un po’ meno la paternità perché mater semper certa – è una scelta se non condivisibile, almeno visibile. Se uno decide di fare un figlio deve poterselo permettere. Bisogna accettare l’evoluzione dei tempi. Se oggigiorno i figli sono uno status symbol, tanto meglio. Così evitiamo di incrementare scriteriatamente le fasce povere della società. Soprattutto quelle povere e straniere. Ma cosa sta succedendo alle giovani generazioni? Mia nonna ha tirato su dieci figli senza aiuti statali. Andava a lavorare nei campi, in ferrovia, nelle fabbriche siderurgiche, nelle miniere sempre coi figli appresso. Quante cose ha fatto mia nonna senza asili nido! È incredibile e vergognoso con quanta leggerezza si dimentichi la storia. Quella recente e, oh infamia!, quella remota. C’era forse l’assicurazione maternità ai tempi degli antichi egizi? Questo ha fatto meno magnifici i faraoni? C’era forse l’assicurazione maternità ai tempi degli antichi romani? Eppure controllavano un impero che andava dall’Africa alla Britannia! E la Madonna? Ai tempi della Madonna c’era forse l’assicurazione maternità? Questo le ha impedito di allevare Gesù Cristo nostro signore? E badate che Erode aveva un concetto di pianificazione familiare per certi versi opinabile. E lamentatevi dell’Udc adesso.

Pubblicato il

17.10.2003 13:30
Flavia Parodi
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