La mamma e il manager

La crisi ha posto fine alla serenità di tanti salariati, costringendone molti alla disoccupazione. Ma non ha posto fine alle più urtanti pratiche salariali dei top manager dell'economia svizzera. Il Ceo di Novartis Daniel Vasella si incassa sempre i suoi 40 milioni all'anno, mentre 26 milioni se li è garantiti il boss di Ubs Oswald Gruber per il suo arrivo dal Credit Suisse. E mentre alla Clariant hanno licenziato in un anno un quarto degli effettivi, i boss si sono aumentati gli stipendi dell'80 per cento.
La Nzz am Sonntag ha raccolto alcuni altri esempi per il 2009:
• la banca Sarrasin ha aumentato l'utile del 6,4 per cento portandolo a 122 milioni; intanto il salario del boss Joachim H. Strähle è più che raddoppiato, passando da 1,7 a 3,7 milioni.
• l'utile di Gategroup (ex Swissair) è calato del 13 per cento a 51 milioni; intanto il salario del direttore Guy Dubois è stato di 9,5 milioni, quello del presidente Andreas Schmid di 3,7 milioni: i due incassano un quarto dell'utile di Gategroup.
• Von Roll è passata da un utile di 30 milioni nel 2008 a una perdita di 11 milioni nel 2009; eppure il salario del boss Thomas Limberger è aumentato del 18 per cento, fissandosi a 2,5 milioni, un quarto della perdita.
• il gruppo petrolifero Petroplus è passato da un utile di 620 milioni nel 2008 a una perdita di 260 milioni. Intanto la manager Karyn F. Ovelmen s'è aumentata lo stipendio del 23 per cento, fissandolo a 2,3 milioni. Mentre sei quadri della Petroplus si sono garantiti una buonauscita pari a 3 volte il loro salario annuale in caso di passaggio di proprietà del gruppo.
Queste cifre parlano chiaro: non c'è (più) nessuna relazione fra la prestazione lavorativa dei manager e i loro salari. È quanto dimostra anche un'originale inchiesta di cui riferiamo a pag. 3: molto spesso i lavori più utili per la società sono quelli peggio pagati. Mentre proprio fra i mestieri meglio retribuiti si trovano quelli che sono all'origine delle più gravi crisi contemporanee, da quelle finanziarie a quelle ambientali.
La prova del nove? Il mestiere peggio pagato (anzi: proprio non retribuito) è quello di genitore, segnatamente di mamma. Eppure tutti ci affrettiamo a concordare che è anche il più utile e importante che ci sia. Quanto basta per rimettere in discussione certi salari basati sulle gerarchie. E le gerarchie basate su certi salari.

Pubblicato il

02.04.2010 00:30
Gianfranco Helbling