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La danza degli specchi
di
Walter Bortolotti
Il 21 marzo è stato un grande giorno per i Movers, hanno infatti festeggiato i loro quindici anni di esistenza. Ma oltre ad aver spento le candeline per questo avvenimento importante hanno anche messo in scena il loro ultimo spettacolo: vis-à-vis, la cui première si è svolta nel nuovo centro culturale dell’Ewz-Unterwerk Selnau di Zurigo. La tournée nazionale è continuata in diciotto città svizzere ma per chi ancora non ha avuto la possibilità di vederli, i Movers ritorneranno nuovamente a Zurigo dal 19 maggio fino al 2 giugno. La storia del gruppo di danzatori inizia nel 1986 allorché Bruno Steiner crea la troupe nella città sulla Limmat ed è a partire da quell’anno che metterà in pratica la sua filosofia di teatro del movimento: un sottile mélange di figure e di danza, d’acrobazia e di mimo, di movimenti eseguiti con foga, eleganza e rigore. In questi anni Steiner ha prodotto per i Movers dieci spettacoli e ha lavorato anche per coreografie cinematografiche e televisive. L’artista, dopo una formazione che spazia dalla clownerie alla danza moderna ed alla pantomima, decide nel 1966 di dedicarsi alla sua unica passione: il teatro senza parole. Nel 1982 fonda la scuola interdisciplinare per il teatro del movimento: die Vorbühne a Zurigo. La sintesi delle differenti tendenze artistiche, caratteristica dei Movers, entusiasma tutti i suoi spettatori. Né danza, né teatro, anche in questa magica e colorita creazione rimaniamo sorpresi e ci impressioniamo, riflettiamo o ridiamo. La troupe, uscendo dagli schemi abituali si allontana vistosamente dal teatro tradizionale optando per una scenografia particolare: degli specchi producono degli effetti visivi inattesi che risvegliano sensazioni e incitano all’azione. Un altro elemento particolare è la musica: i Movers prendono anche qui distanza dai precedenti lavori e per questo spettacolo collaborano con l’Ensemble Rayé di Neuchâtel. Il gruppo, che ha composto l’intera musica, affianca sulla scena la troupe di danzatori ad ogni rappresentazione e la loro musicalità originale, evocatrice di melodie felliniane, ci permette di entrare in una dimensione ricca di emozioni. L’ensemble nasce nel 1987 con Cédric Ville e Jean 20-Huguenin. All’inizio degli anni ’80 avevano già collaborato con un altro complesso, i Débile Menthol, gruppo rock delirante e indiavolato. Dopo quegli anni di musica esplosiva il gruppo si dedica a un registro meno rumoroso e più accessibile. Vis-à-vis promette al suo pubblico uno spettacolo divertente, tenero e commovente che, opponendosi alla realtà e all’assurdo, parla di felicità e d’amore. Per prenotare i biglietti ancora disponibili: www.movers.ch.
Pubblicato il
18.05.01
Edizione cartacea
Anno IV numero 17
Rubrica
Teatro
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