Tanti sono i luoghi delle pedagogie. Dai supermercati alle poste, dalle strade ai commissariati, dagli ospedali alle cliniche private, dalle stazioni ai bagni pubblici, ecc. Vediamo il supermercato, che migliore scuola non c’è. Il supermercato è l’ideale prolungamento della scuola obbligatoria. La quintessenza dell’obbligo… Le impiegate lavorano per un misero salario, gli orari di lavoro, dopo il giovedì serale, rischiano quotidianamente di essere allungati ai giorni festivi, la presenza sindacale viene minacciata, … Marina Masoni, Christoph Blocher, Filippo Lombardi o Marco Borradori ammiccano sempre sorridenti da qualche giornale messo in bella evidenza… Le comunicazioni sono ridotte al minimo, guai perdere tempo filosofando sulla giornata. Il supermercato insegna poi a calcolare e misurare con cura il peso delle derrate e il loro costo; insegna a leggere la composizione degli alimenti, l’origine e la presenza di eventuali additivi e conservanti; implica una forte attenzione e concentrazione nel capire quale è il prodotto che presenta il migliore rapporto qualità prezzo; ha i suoi registri e i suoi esami che si tengono alla cassa, proprio prima di uscire dalla porta. Il supermercato tiene le sue lezioni e dà i suoi insegnamenti. Guai a chi sbaglia dimenticando quanto contiene il suo borsello. Invita allo spreco mettendo una verdura in ogni sacchetto. Ti vuole motorizzato, inviandoti in qualche mega centro periferico. Sfrutta e condiziona i desideri dei bimbi mettendo strategicamente le caramelle proprio prima delle casse: là dove loro cominciano ad annoiarsi nell’attesa delle code. Ti fa sognare, con carrelli sempre più grandi, i supermercati hanno mai ridotto i loro metri quadrati di esposizione? Punisce le periferie chiudendo le cooperative locali. Ti fa comprare delle cose senza che tu ne abbia bisogno. Allinea tutti facendo raccogliere i bollini-spesa per comprare padelle superflue. Almeno regalasse qualche salame… E poi c’è quello che non ti dice: quanto mais transgenico c’è nei biscotti svizzeri prodotti con farine nord americane, quanti operai sono stati massacrati nella bananiera repubblica centro americana, quanta acqua consumata ed operai sfruttati per la primizia produzione di fragole andaluse… È un luogo da frequentare, da vivere, da visitare, come una scuola o un museo, come un tempio della cultura, o una sale da concerti. Bisogna ammirarlo con cura ed attenzione, contestarlo e… dargli il suo giusto peso e il suo corretto valore estetico. Prova a tirare la fine del mese con 3 mila o 3 mila 500 franchi al mese. Riuscire a far quadrare i conti alla fine del mese. Ecco un capolavoro matematico e un capolavoro artistico. Non è una vera arte quella di riuscire a tirare la fine del mese? Adesso che le scuole chiudono, spiegate qual è la vera posta in palio ad ogni spesa che fate...

Pubblicato il 

11.06.04

Edizione cartacea

Rubrica

Nessun articolo correlato