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L'ombra crudele del campanile
di
Libano Zanolari
Potrebbe essere il titolo di un giallo, o di un "noir": ma qui non si cerca l'autore di un delitto. O forse sì, in un certo senso: ma non c'è spargimento di sangue; e soprattutto, per un "delitto" del genere non c'è codice che preveda la benché minima pena. Il giallo potrebbe dunque definirsi psicologico. Di questo si tratta: tutti sono a conoscenza di un progetto di cui nessuno ammette pubblicamente l'esistenza, impedire al campanile rivale di alzare la punta di qualche metro. Farebbe un salto di qualità. Sarebbe promosso fra i 10 più alti della Confederazione. La vicenda si svolge nel campionato di calcio. 4 squadre sono in serie B: 3 di loro (Lugano, Bellinzona e Chiasso) ambiscono alla promozione. Una (il Locarno) ambisce alla salvezza, ma si è astutamente cautelato depositando un marchio Dop: Fc Ticino, ciò che in caso di fusione obbligherebbe le altre a fare i conti con gli autori del progetto. Progetto che nessuno in realtà persegue, perché tutti sono convinti di cavarsela con le proprie forze e di arrivare alla Serie A con il proprio nome. Tutti convinti che chi rimarrà al palo sarà sconfitto per sempre, o a lungo. Perché tutti, nel cantone, vorranno salire sul carro del vincitore. Chi vincerà il braccio di ferro attirerà le già scarse risorse della regione. Come il vampiro, succhierà il sangue degli altri, che diventeranno sempre più poveri. Il progetto di fusione delle forze si realizzerebbe dunque non con il consenso e la cooperazione, ma "manu militari", lasciando astio e risentimento. Presi da questi pensieri machiavellici, gli astuti non si sono accorti che nel frattempo, per accedere alla categoria superiore, non è sufficiente aggiungere qualche mattonella al campanile, ma occorre costruire una parrocchia, allargare la casa della perpetua, e raddoppiare la superficie del campo dell'oratorio, ma come i poveri emigranti di una volta, hanno solo la valigia di cartone e dovranno dormire in qualche baracca. Oppure dovranno chiedere ospitalità a qualche fratello-coltello… Ps: resisti eroico lettore: il ps rischia di essere più lungo dello scritto: nella remota Val Poschiavo, dove fu uccisa l'ultima strega svizzera (nell'Ottocento!), dove sino a mezzo secolo fa i fanciulli protestanti e cattolici non andavano a scuola assieme, dove in occasione del derby Poschiavo-Brusio l'elicottero della Rega era in preallarme, prodigiosamente s'è costituito il Fc Valposchiavo: e si gioca a Campascio! Come se il Fc Ticino giocasse a Locarno o a Chiasso. E ora, tieniti forte, eroico lettore: consulto l'ultimo Grigione Italiano e leggo: il "Valposchiavo 2" (4. Divisione) non "ha l'onore di calpestare il sacro manto erboso dei "Casai" di Campascio. Perlomeno il pubblico a Poschiavo è più numeroso: se si gioca a Campascio, Miralago, l'ameno paesino di confine (sul lago, a metà valle) diventa sovente frontiera insuperabile per chi si dirige verso il sud!". A distanza di 4 km! The cruel bell-tower's shadow! L'ombra crudele…
Pubblicato il
11.05.07
Edizione cartacea
Anno X - numero 19-20
Rubrica
Sport
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