Christoph Blocher non ha dubbi: in Svizzera tutto è meglio. Tranne i professori di diritto. Quelli lui li va a cercare in Germania. Come il professore di diritto internazionale Kay Hailbronner, un ultraconservatore al quale il ministro della giustizia Blocher ha chiesto un parere che gli confermasse che la revisione da lui voluta della Legge sull’asilo, su cui si voterà in settembre, è conforme alla tradizione umanitaria elvetica. Un parere che nessun professore svizzero è stato disposto a dargli. Al contrario di Hailbronner. Ma non sorprende: l’arguto leguleio alemannico era già stato una volta al servizio di Blocher. Era il 2002, ed Hailbronner era l’eminenza grigia dell’iniziativa popolare sull’asilo bocciata dal popolo. Ora che quell’iniziativa è stata portata di peso da Blocher nella nuova Legge sull’asilo, Hailbronner in sostanza ha confermato che sì, quel che pensa Hailbronner è corretto. Tutto come sempre dunque, tranne il libro paga da cui Hailbronner si fa versare i soldini per le sue prestazioni: nel 2002 era quello dell’Udc, ora è quello della Confederazione. Il nuovo che avanza? No, gli avanzi del nuovo. |